I conduttori over 65 coltivano circa un quarto della Sau italiana, e questa non può che essere una stortura per un Paese a forte vocazione agricola che discute ormai da decenni dell’urgenza di un ricambio generazionale nel settore.
Il mondo agricolo ha bisogno dei giovani al suo interno, e questo per diverse ragioni, tra le quali quelle di avere nel comparto delle risorse in grado di leggere al meglio le esigenze e i bisogni determinati dalla contemporaneità.
I provvedimenti da realizzare per raggiungere questi fini sono diversi e vanno dalla sburocratizzazione delle attività giovanili al detassarle; dall’assegnazione dei terreni sottratti alle attività criminali alla predisposizione di nuovi finanziamenti.
Il nostro auspicio è che il ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina, inauguri presto una serie di iniziative volte a discutere dell’esigenza del ricambio giovanile in agricoltura, ma anche che il prossimo G7 di Bergamo abbia questo tema tra i suoi obiettivi.