La crisi del comparto agroalimentare – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – è più grave del previsto e continua ancora adesso a comportare la chiusura di migliaia di aziende. A rendere difficile la ripresa è soprattutto la difficoltà a riportare a dei livelli dignitosi il reddito dei piccoli agricoltori.

La verità infatti – prosegue Tiso – è che si stanno completamente abbandonando le Pmi del settore per lasciare il primario nelle mani delle multinazionali della trasformazione, della distribuzione e della commercializzazione. Questa logica – continua Tiso – non solo è moralmente discutibile poiché prevede ancora una volta che i più piccoli vengano sacrificati per sfamare gli appetiti dei più grandi, ma è altresì fortemente dannosa per un sistema come il nostro che ha proprio nelle Pmi agricole la spina dorsale del Paese.

Il tempo perso – conclude Tiso – non ha fatto che acuire gli effetti della crisi. E tutto questo si deve soprattutto allo spasmodico uso della retorica da parte delle istituzioni. Allo stato attuale però non ci si può più concedere certi lussi, ed è per questo che chiediamo al ministero per le Politiche Agricole, invitandolo un ulteriore volta ad interessarsi della questione, di metterci al corrente dei modi con i quali intende rilanciare le Pmi agricole.