Molti dei rialzi certificati dai dati Istat in merito agli aumenti di Giugno del carrello della spesa – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – sono giustificati dal maltempo, ma in molti altri casi vi si annidano fenomeni speculativi che non fanno bene al settore e che palesano ancora una volta i diversi problemi di filiera che affliggono il primario italiano.

I dati Istat sull’inflazione di Giugno – continua Tiso – certificano una crescita dei prezzi degli alimentari del 2,8%, con picchi particolarmente rilevanti nel caso della frutta (+6,9%) e dei vegetali freschi (+11,1%), ma pongono anche in rilievo la necessità di maggiori controlli sulle fasi che portano dalla produzione alla commercializzazione del prodotto.

In un periodo storico tanto difficile – conclude Tiso – esiste la concreta possibilità che questi rialzi portino ad ulteriori restrizioni dei consumi interni, già ai minimi storici; ed è per questo che è necessario riformare quanto prima l’agricoltura italiana nel segno della trasparenza.