L’aumento dello 0,9% rilevato dall’Istat nel primo trimestre del 2015 dei prezzi dei prodotti agricoli – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro Rocco Tiso – è un segnale positivo per gli operatori del primario italiano che troppo spesso non trovano un corrispettivo giusto alle loro attività.

Il lavoro sui campi – prosegue Tiso – non deve essere svenduto, mentre il più delle volte i produttori agricoli non hanno un corrispettivo economico adeguato, soffrendo la morsa della crisi e, non essendoci alcuna tutela, molte aziende sono costrette a chiudere i battenti.

La ripresa economica – conclude Tiso – può ripartire proprio dal comparto agricolo; investire sulla sua modernizzazione e predisporre incentivi in suo favore dovrebbero essere visti come questioni etiche oltre che pratiche, invece l’agricoltura è stata messa da parte dalle istituzioni in generale, che non ne hanno mai colto a fondo l’alto valore economico e sociale.