CONFEURO: ISTAT, NUOVA RECESSIONE PORTA L’ITALIA NEL BARATRO, NECESSARIO RIPARTIRE DAL PRIMARIO

Ago 6, 2014 | Comunicati

Quel che fino a ieri era solo un grande timore – dichiara il presidente nazionale della Confeuro Rocco Tiso – si è rivelato tale e oggi l’Istat conferma che l’Italia è in una nuova fase recessiva: il valore della produzione economica reale si ferma a 340 miliardi, il dato più basso dal 2000, quando la variazione acquisita per il 2014 è pari a -0,3%.

Il calo congiunturale si riferisce a una diminuzione del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi. L’uscita dalla crisi, allora, sembra sempre più lontana – sottolinea Tiso – e il comparto agricolo ricade nuovamente nel baratro, nonostante si sia dimostrato negli ultimi anni il solo settore a dare segnali positivi e sia stato in grado di offrire nuove occasioni lavorative, soprattutto ai giovani, sicuramente i più colpiti dalla situazione attuale.

Il primario italiano – prosegue Tiso – ha sempre evidenziato la capacità di contrapporsi alla crisi, sia in termini economici, sia proponendo modelli sociali e culturali alternativi a quelli che hanno trascinato l’Italia in queste gravi fasi recessive.

Alla luce di questi dati – conclude Tiso – diventa dunque imprescindibile ripartire dall’agricoltura dandole un migliore sostegno, dopo anni di politiche sbagliate e noncuranza, ma il suo rilancio potrà ancora fare la differenza e mostrare il volto migliore dell’Italia.