CONFEURO: NELL’AGRICOLTURA ITALIANA VINCE CHI RIESCE A RESISTERE

Giu 8, 2016 | Comunicati

Nonostante i pomposi annunci politici, le spettacolari iniziative (Expo) e le tante promesse – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – la verità sul mondo agricolo è un’altra; e cioè che in 15 anni hanno chiuso i battenti circa 300mila imprese, che i prezzi delle produzioni agricole continuano a crollare (ad esempio il latte) e che la burocrazia costa al settore circa 4miliardi di euro ogni anno.

Di tutto questo, purtroppo – continua Tiso –, non se ne può assolutamente parlare, sarà perché non si vuole danneggiare l’immagine idilliaca dell’agricoltura nostrana che si sta cercando di costruire all’estero o perché in mezzo c’è davvero tanta incompetenza, ma il punto è che se si continua in questo modo non ci sarà molto da difendere, ma solo da mangiarsi le mani pensando a tutto ciò che si è perso.

Come Confeuro – prosegue Tiso – abbiamo lanciato diverse proposte per rilanciare il mondo agricolo. Tra queste ci sono quella di istituire una carta delle migliori produzioni agricole regionali e quella di riformare la filiera in modo da razionalizzare le risorse ed evitare i tanti sprechi presenti nella fase della distribuzione. Queste proposte però, come tante altre, sono state tutte rigettate da una politica sorda e totalmente disinteressata ai bisogni degli agricoltori e dei cittadini.

Il nostro auspicio – conclude Tiso – è che il governo e il ministero dell’Agroalimentare prima o poi comprendano quanto sta accadendo. E’ questa la base per sperare che accettino di dialogare e di discutere con gli operatori del comparto impegnati ad arginare questa caduta libera.