Il risultato della consultazione pubblica online lanciata dal ministero delle Politiche agricole secondo cui 9 italiani su 10 vogliono che ogni alimento riporti in etichetta l’origine scritta in modo chiaro e leggibile – dichiara il presidente nazionale Confeuro Rocco Tiso – è un segnale importante di consapevolezza e determinazione che deriva dai cittadini italiani.

La tracciabilità dei cibi – continua Tiso – significa da un lato renderne trasparente la catena produttiva, dall’altro garantire la tutela dei consumatori; inoltre, in una paese come L’Italia che si caratterizza per i numerosi marchi DOP e IGP, l’etichetta preserverebbe quelle eccellenze che rappresentano il fiore all’occhiello della produzione agricola nostrana.

Ci auguriamo – sottolinea Tiso – che il governo non si fermi solamente a un sondaggio online ma metta in pratica seriamente e strutturalmente le sollecitazioni che vengono dai cittadini stessi. Ciò significa – conclude Tiso – prendere una posizione forte e decisa a Bruxelles, perché l’etichettatura di origine consente decisamente la salvaguardia dell’intero comparto agricolo e dei suoi prodotti forieri di qualità, salubrità e notorietà anche e soprattutto all’estero.