CONFEURO: OGM, DAL GOVERNO POCA CHIAREZZA MENTRE I CONSUMATORI PREMIANO IL BIOLOGICO

Dic 14, 2020 | Comunicati

La discussione sulla tecnica di ricombinazione genetica, in corso nelle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, richiede massima chiarezza e trasparenza. Chiediamo pertanto alla ministra Bellanova e alle forze politiche in Parlamento di rendere pubblica la loro posizione e di prendere impegni precisi al riguardo – dichiara Andrea Michele Tiso. La Corte di Giustizia Ue equipara infatti le produzioni ottenute con la ricombinazione genetica agli Ogm, non consentiti sul nostro territorio.
I quattro schemi di decreto legislativo all’esame delle Commissioni Agricoltura sollevano due questioni: una formale, l’altra sostanziale. La legislazione del nostro Paese vieta sia la coltivazione di piante geneticamente modificate sia la loro sperimentazione in campo aperto. Lo stesso vale in altri 20 Paesi europei. La discussione molto tecnica in corso di svolgimento sulla ricombinazione genetica non può diventare un modo per introdurre surrettiziamente le coltivazioni Ogm in violazione delle leggi vigenti.
Altrettanto importante è la questione di merito. Il dibattito sulla reale efficacia degli Ogm e sui possibili danni per la salute umana e sulla biodiversità non è stata detta l’ultima parola, mentre i consumatori mostrano una crescente propensione all’acquisto di alimenti prodotti con metodi sostenibili. Non a caso, il biologico ha guadagnato quote di mercato sempre più rilevanti, raggiungendo nel 2019 la cifra record di 3,3 miliardi di euro, equivalente al 4% della spesa agroalimentare. Di fronte a una voglia di cambiamento così forte, riaprire la porta a tecnologie invasive e controverse rappresenterebbe un ritorno al passato e a metodi che si sono già rivelati inadeguati a garantire una crescita sana.