Prima di commettere errori che potrebbero avere gravi ripercussioni sulla già difficile situazione del comparto agroalimentare – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – è bene che la nuova Pac non sia dettata dalla fretta ma dalla sua capacità di incidere sul rilancio dell’agricoltura.

La proposta per la Politica Agricola Comune 2014-2020 – continua Tiso – risulta particolarmente penalizzante per il settore agroalimentare italiano e per la qualità delle sue produzioni, ed è quindi di fatto inaccettabile.

Le sue logiche assistenzialiste, riproposte ancora una volta dopo gli insuccessi precedenti, costituiscono un freno alla produzione, oggi più che mai essenziale per rilanciare il ruolo del primario europeo ed italiano. Per tutte queste ragioni – conclude Tiso – e nella speranza che l’esecutivo comprenda la centralità della Pac per la ripresa del paese, auspichiamo che il presidente del Consiglio, Mario Monti, concentri la sua azione politica sulle necessarie modifiche da apportare alla Politica Agricola Comune.