CONFEURO: PIANO COLAO, SENZA AGRICOLTURA NON SI PUO’ DISCUTERE DI RIPARTENZA

Giu 12, 2020 | Comunicati

Constatiamo con rammarico che l’agricoltura è la grande assente nella discussione avviata in questi giorni sul piano Colao e sul rilancio dell’Italia – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Se gli Stati generali dell’economia intendono davvero affrontare i nodi cruciali per far ripartire l’economia, il settore primario non può rimanere alla porta ma deve avere un ruolo da protagonista.
Ci auguravamo che i duri mesi di chiusura forzata avessero contribuito a far comprendere l’importanza dell’agricoltura, che ha continuato le sue attività grazie all’impegno di tutta la filiera garantendo che i prodotti alimentari arrivassero nelle case degli italiani – spiega Tiso. Auspichiamo quindi che la scomparsa dell’agricoltura dall’agenda del Governo sia soltanto temporanea e che – anche all’interno dell’esecutivo – i ministri competenti in materia facciano sentire la loro voce per riportarla al centro. Il piano di rilancio non potrà infatti avere solide basi se ignorerà il settore primario.
C’è infine un vizio di fondo degli Stati generali che riguarda tutti i settori produttivi: le forze politiche e gli altri partecipanti saranno chiamati a discutere un piano tecnico calato dall’alto al di fuori del Parlamento, l’unico organo costituzionale espressione diretta della sovranità popolare. Consultazioni allargate come quella prevista dagli Stati generali possono contribuire a produrre proposte e idee, ma l’ultima parola non può che spettare alla politica che ha il compito di prestare ascolto ai cittadini e alle forze produttive e sociali del Paese.