L’accordo sul Contratto collettivo di lavoro della cooperazione alimentare è una buona notizia per l’intero settore agricolo in un momento in cui c’è bisogno di certezze per ripartire – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Se siamo riusciti a superare i momenti più acuti della crisi, lo dobbiamo anche ai lavoratori del primario, che hanno mostrato coraggio e dedizione continuando a prestare la loro opera nei campi. E’ giunto per loro il momento di vedere confermati i propri diritti e i livelli salariali. Grazie a queste tutele, l’agricoltura italiana può puntare a diventare sempre più competitiva all’insegna della qualità.
Per mettere il settore primario al centro della crescita economica sono inoltre necessari incentivi e politiche attive del lavoro efficaci – continua Tiso. Tra gli aspiranti imprenditori agricoltori ci sono sempre più donne e giovani. Grazie al bonus ‘Donne in campo’ sono state messe a disposizione nuove risorse per rendere la nostra agricoltura più rosa, mentre la stessa l’Unione europea riconosce che i giovani devono diventare uno degli assi portanti del settore. La crisi ha fatto riscoprire a molti italiani il valore dell’agricoltura: lavorare nel settore primario è per molti di loro una prospettiva attraente. Per facilitare l’ingresso della nuova forza lavoro è indispensabile prevedere agevolazioni contributive e procedure rapide. Spetta ora al Governo assecondare quest’inerzia positiva, a partire da una radicale semplificazione della burocrazia.