I dati Istat sulla fiducia dei consumatori, sceso a novembre a 84,8 punti, indica la necessità di agire con tempestività per invertire quanto prima questa spirale depressiva che non fa che aggravare ulteriormente la situazione economica del paese, ed in particolar modo del settore agricolo.

Il crollo del clima di fiducia registrato dall’Istat, – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – il più basso dal 1996, evidenzia quanto poco sia stato fatto per ridare speranza ai consumi, soprattutto rispetto alle prospettive future. E’ infatti proprio la significativa flessione del dato delle aspettative di risanamento economico dei prossimi anni, passato da 78,2 a 75,2, a preoccupare maggiormente.

Questa sfiducia generalizzata – conclude Tiso -, ed è bene che il governo se ne renda conto il prima possibile, è la logica conseguenza delle politiche di austerità che non danno alcuno spazio alla crescita.