CONFEURO: TARANTO, LO STATO NON LASCI SOLA LA CITTA’ E INVESTA NEL PRIMARIO

Nov 27, 2012 | Comunicati

Quel che sta accadendo a Taranto – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – è indegno di un paese civile, e lo Stato, garante più alto per Costituzione della morale e dell’etica, non può permettere che i cittadini vengano ricattati in questo modo e costretti a scegliere tra lavoro e salute.

Il deteriorarsi della situazione lavorativa di Taranto, causata dalle responsabilità enormi dell’Ilva e della politica, era piuttosto prevedibile. Era infatti evidente che l’applicazione di un modello di sviluppo troppo distante dai principi di salvaguardia ambientale non potesse che condurre alle condizioni attuali.

Il futuro – continua Tiso -, non può tradursi, come spesso avviene nel nostro paese, nell’adozione di politiche tampone con il preciso compito di rimandare i problemi, ma deve prevedere una strategia di rilancio dell’economia cittadina che non riproponga mai più alcuna forma di ricatto.

Il territorio tarantino – conclude Tiso – potrebbe essere un fiore all’occhiello del mar Ionio e, se create le condizioni giuste, un serbatoio di opportunità per lo sviluppo agricolo e turistico. E’ però evidente che perché un progetto del genere sia attuabile è necessario uno sforzo, a questo punto anche doveroso per via delle sue responsabilità, da parte delle istituzioni.