CONFEURO: PROROGA PAC, OPPORTUNITA’ CONCRETA PER UNA RIFORMA AMBIZIOSA

Lug 1, 2020 | Comunicati

Quando si affrontano temi cruciali come la Pac, le decisioni devono essere fondate su solide fondamenta sia in termini di consenso e che di analisi: meglio allora una buona riforma nel 2023, che un negoziato affrettato per rispettare a tutti i costi la scadenza del 2020 – dichiara il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. La proroga di due anni del regime in vigore, concordata ieri a Bruxelles, potrà considerarsi una buona notizia se l’ulteriore tempo a disposizione sarà messo a frutto per risolvere le questioni ancora aperte e dare vita a una nuova politica agricola europea ambiziosa in linea con il Green New Deal annunciato dalla Commissione europea.

La Pac è lo strumento operativo che più di ogni altro permette di tradurre in realtà i nuovi obiettivi della politica agricola europea. A poco serve infatti annunciare una svolta verde se l’allocazione dei fondi resta legata ai vecchi schemi che privilegiano il mondo dell’agroindustria, trascurando le piccole e medie imprese e il sostegno all’agroecologia – continua Tiso.

Oltre a fornire certezze agli agricoltori per i prossimi due anni, la proroga della Pac consentirà ai Paesi dell’Unione di discutere a fondo i nodi fondamentali della riforma. Affinché la nuova politica agricola sia veramente efficace, è necessario coinvolgere tutte le realtà che operano nel settore e far sì che la nuova Pac rifletta concretamente l’obiettivo di rendere sostenibile l’economia europea per trasformare le sfide ambientali in opportunità e tutelare sia i produttori che la biodiversità. Occorre adesso continuare a lavorare senza sosta per arrivare alla nuova scadenza del 1 gennaio 2023 con regole e obiettivi chiari per il prossimo settennato.