CONFEURO: PUGLIA, MALA GESTIONE FONDI UE E’ UN DURO COLPO PER L’AGRICOLTURA

Giu 25, 2020 | Comunicati

Il caso della Puglia dimostra quanto può costare all’agricoltura la mancanza di un’adeguata programmazione e di una burocrazia efficiente, anche quando le risorse sono disponibili – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. La Regione, ai primi posti in Italia per valore e qualità della produzione agricola, era chiamata a spendere 142 milioni di euro di fondi europei entro la fine del 2019, ma non lo ha fatto. Si tratta di un grave danno per gli agricoltori pugliesi che li colpisce proprio in un momento di crisi del settore, quando risulta difficile investire senza il sostegno dei fondi europei.
Paradossalmente, la Puglia si è piazzata tra le amministrazioni con le migliori prestazioni per i fondi strutturali europei destinati agli altri settori economici. L’agricoltura emerge insomma come il fanalino di coda in una regione che ha nel settore primario uno dei suoi punti di forza – continua Tiso. La cattiva gestione politica e amministrativa dei fondi Ue mette a rischio non solo il settore agroalimentare, ma anche la credibilità dell’Italia al tavolo dei negoziati europei per la definizione della nuova politica agricola comune.
Le regioni devono essere in grado di sostenere nel migliore dei modi le piccole e medie imprese che costituiscono il loro tessuto produttivo. Il decentramento della gestione dei fondi europei per lo sviluppo ha infatti senso se permette un’allocazione più efficace delle risorse, che rifletta i reali bisogni del territorio. La Regione Puglia è ora chiamata a trovare dei correttivi per evitare di dover restituire i fondi a Bruxelles e a far sì che casi simili non si ripetano. Ma più di ogni altra cosa è necessaria la volontà politica di fare dell’agricoltura una priorità. Con azioni concrete, non solo a parole.