Ancora una volta – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – la Commissione europea ha posto in evidenza la grave situazione determinata dallo splafonamento da parte di alcuni produttori delle quote latte assegnate dalla Ue all’Italia. Questa ripetuta violazione delle regole risulta particolarmente dannosa, non solo da un punto di vista economico, ma anche morale.
In questi anni – continua Tiso – i governi che si sono succeduti hanno protetto per vari motivi (spesso non propriamente legittimi) i produttori di latte che hanno superato il numero delle quote loro assegnato, e così facendo hanno arrecato gravi danni al mercato lattiero caseario e alla reputazione del comparto agroalimentare nazionale. Non è più accettabile, – prosegue Tiso – soprattutto a fronte di migliaia di agricoltori che tra mille difficoltà cercano comunque di fare il proprio lavoro nel rispetto delle regole, proteggere chi invece ha scelto deliberatamente di violarle; ed è inoltre ingiusto che queste multe ancora non riscosse (pari almeno ad 1,42 miliardi di euro) debbano ricadere su tutti i contribuenti, già gravati da una fase recessiva difficilissima.
E’ giunto il momento – conclude Tiso – che l’esecutivo faccia sentire con chiarezza la sua voce ed intervenga per ristabilire il primato della legalità nel settore.