Fa davvero male – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – vedere come i mezzi di comunicazione stiano raccontando una versione distorta della presunta posizione agricola relativa al referendum costituzionale di Ottobre. Molti canali di informazione, infatti, sono stati completamente tratti in inganno dai Sì pronunciati da alcune sigle della rappresentanza agricola “tradizionale”. Ma la verità è che molti organizzazioni agricole, tra le quali la Confeuro, sono fortemente decise a battersi contro l’ennesimo tentativo di questo governo di ridurre ulteriormente gli spazi democratici nella Repubblica.
Per noi della Confeuro – prosegue Tiso –, che ci onoriamo di parlare a nome di 250mila persone in tutta Italia, è del tutto inaccettabile rimanere inermi davanti alle pulsioni autoritarie di un esecutivo nemmeno eletto per volontà popolare, che cerca di modificare 47 articoli della Costituzione in un unico colpo. C’è però un aspetto che vogliamo emerga con chiarezza e forza: gli agricoltori non sono affatto tutti per il Sì, anzi, è anche per dichiarazioni piatte e palesemente filo-governative che stanno abbandonando sempre di più i sindacati “tradizionali” per sostenere strutture come le nostre.
La verità – conclude Tiso – è molto diversa dalla versione che si sta cercando di raccontare, e nonostante tutto, verrà fuori nel momento in cui tra gli agricoltori e il proprio voto ci sarà solo una scheda.