CONFEURO: REFERENDUM, LE VERE SCONFITTE SONO LE ORGANIZZAZIONI DELLA RAPPRESENTANZA TRADIZIONALE

Dic 5, 2016 | Comunicati

Con il referendum di ieri – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – è divenuto oramai chiaro come le tante organizzazioni della rappresentanza tradizionale che si sono spese per il SI’ non godano più di alcun riconoscimento da parte del proprio tessuto sociale.

In queste settimane infatti – continua Tiso –, nonostante le dichiarazioni di alcuni sindacalisti del settore, abbiamo detto più volte che gli agricoltori si sarebbero espressi per il NO; e così è stato. Questo voto non ha solo seppellito un tentativo di riforma costituzionale mirato a sottrarre il potere di voto alla cittadinanza, ma ha anche decretato con chiarezza lo scollamento tra le tante strutture sindacali che hanno fatto della politica un mestiere e i loro iscritti.

Il risultato di ieri – prosegue Tiso – non rappresenta la fine di un percorso, ma il suo inizio. Da questo momento infatti è essenziale che la politica torni a specchiarsi nei cittadini e a capire di cosa hanno bisogno per migliorare la propria vita. E quindi che torni ad interessarsi del come creare occupazione; ridurre le tasse e abbattere la burocrazia.

Il governo supportato dai poteri forti ha perso. Ora è bene che il prossimo esecutivo si concentri sulle persone e che tutte quelle organizzazioni della rappresentanza tradizionale che si sono spese per questo referendum prendano atto di non avere più una base da sfruttare per poter giustificare le proprie poltrone.