Confeuro esprime soddisfazione per i dati pubblicati dall’ISTAT e riportati da Agrofarma (Associazione Nazionale Imprese Agrofaramaci), secondo i quali il consumo di fitofarmaci da parte dei produttori italiani nel 2011 sarebbe diminuito dell’ 1% rispetto al 2010 e del 3,6% negli ultimi 10 anni.
La progressiva riduzione dell’impiego di fitofarmaci da parte dei produttori – ha dichiarato il Presidente Nazionale Confeuro, Rocco Tiso – testimonia due importanti fattori positivi che dobbiamo riconoscere al sistema di produzione italiano. In primo luogo, infatti, ribadisce l’attenzione degli agricoltori nostrani alle necessità di un continuo rinnovamento tecnico cui il settore è sottoposto dai ritmi della ricerca.
In secondo luogo – continua Tiso – la tendenza suggerita dai dati è sintomo dell’evoluzione di una mentalità e di una cultura agricola che dimostra di recepire nuovi e importanti concetti che sono alla base del primario contemporaneo, come quello che vede nell’agricoltore il principale custode dell’ambiente, o come una scienza della gestione del rischio sempre più basata su pratiche e tecnologie di prevenzione.
In questo senso – conclude il Presidente Nazionale Confeuro – riteniamo che la direzione imboccata sia quella giusta e che il compito delle forze politiche competenti, tanto europee quanto nazionali, oltre che locali, sia in primo luogo quello di dotare i produttori agricoli di strumenti sempre più adeguati all’ammodernamento del settore.