Questi cinque lunghi anni di crisi economica – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – hanno radicalmente cambiato i consumi degli italiani e costretto le famiglie a razionalizzare le risorse economiche da dedicare all’approvvigionamento alimentare. E’ anche in questo modo che si spiegano i dati forniti dal presidente Istat Enrico Giovannini sull’aumento del numero dei cittadini, il 9% in più rispetto al 2011 a attualmente il 62%, costretti a fare la spesa al discount.
Questi numeri, gravissimi se si considera la grande tradizione enogastronomica del Bel Paese e il blasone del made in Italy, non sono però dovuti esclusivamente alla forza con cui la fase recessiva ha colpito la penisola, ma altresì al proseguo di quelle politiche di austerità che hanno messo in ginocchio le famiglie.
In questi mesi di colpevole stallo della politica sono circa 8 milioni gli italiani che rischiano di cadere nella soglia di povertà e ancora nulla è stato fatto per impedire che ciò avvenga. Eppure – prosegue Tiso – non serve la parola di illustri economisti per capire che se non si da la possibilità ai cittadini di poter spendere non vi potrà mai essere alcuna ripresa del livello dei consumi e, conseguentemente, del settore agroalimentare. L’auspicio – conclude Tiso – è che il prossimo esecutivo, a prescindere dalla sua composizione, si faccia presto carico del grave dramma economico e sociale che si sta diffondendo nel paese.