I dati sui giovani del Bel Paese presentati alla Luiss dalla Fondazione Visentini – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – confermano ancora una volta le tante difficoltà dei ragazzi che vivono nello stivale; nonché l’incompetenza della politica nel trovare le soluzioni adeguate.

Come evidenzia la statistica presentata dalla Fondazione Visentini – continua Tiso – oramai è sempre più difficile e complesso riuscire ad emanciparsi dai propri genitori. Infatti se nel 2004 ci volevano dieci anni per costruirsi una vita autonoma, nel 2020 ce ne vorranno 18. Questi numeri sono l’impietoso ritratto di una gravissima iniquità intergenerazionale che in Europa vede posizionarsi peggio di noi solo la Grecia.

Come Confeuro – conclude Tiso – abbiamo più volte sostenuto la necessità di puntare sul mondo agricolo per favorire l’emancipazione giovanile. Investimenti in questo senso, infatti, non avrebbero solo il merito di garantire l’abbreviarsi dei tempi nei quali è possibile costruirsi una vita propria, ma anche quello di favorire il ricambio generazionale in un settore che ne ha estremo bisogno.