L’aumento del 9% in un anno di quelle famiglie costrette a rinunciare ad una alimentazione fatta di quantità e di qualità – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – evidenzia la grave situazione economica e sociale che il paese sta vivendo, nonchè le responsabilità di un esecutivo che non sta incidendo in alcun modo sulla qualità della vita dei cittadini e sembra invece essersi ormai compoletamente impantanato in se stesso.
I dati sul commercio al dettaglio forniti dall’Istat, i quali certificano nei primi 5 mesi del 2013 un calo dell’1,6% degli acquisti alimentari, sono molto più che eloquenti e raccontano una situazione drammatica a cui va data una risposta urgente perchè non degeneri uleriormente. Stterori come quello agricolo hanno dimostrato una preziosa vitalità che nn può essere in alcun modo dispersa e che deve divenire la base di una nuova strategia di rilancio economico e culturale. Il mondo agricolo – conclude Tiso – è da sempre portatore di valori e principi, ed è anche per queste ragioni che, in un momento di gravi difficoltà sociali, diviene ancor più importante ivestire sulle sue qualità e su quelle dei suoi operatori.