I problemi che attanagliano l’agricoltura sono tanti e diversi; ed è per questo che è necessario intervenire, non con delle misure tampone, ma con un piano strategico da formulare all’interno di contesto serio e trasparente come potrebbe essere quello degli stati generali dell’agricoltura.

Per l’Italia il primario è un vero e proprio patrimonio nazionale che richiede cura e attenzione, ma ancora di più coinvolgimento e partecipazione da parte di tutti gli attori del comparto. La verità infatti è che l’agricoltura nostrana è ancora indietro rispetto all’assetto di modernizzazione che dovrebbe avere per vincere le nuove sfide proposte dalla globalizzazione, e cosa ancor peggiore, che il tempo disponibile non fa altro che esaurirsi.

Per tutte queste ragioni vogliamo ribadire ancora una volta all’esecutivo la nostra richiesta di istituire presto dei nuovi stati generali dell’agricoltura.