Lo studio effettuato dall’università di Caen sulla pericolosità per l’uomo dei prodotti geneticamente modificati è certamente un’indagine seria e da analizzare con attenzione, ma – dichiara il Presidente nazionale Confeuro Rocco Tiso – non deve in alcun modo creare inutili allarmismi, né cancellare i moltissimi anni di ricerca in materia.
Pertanto – continua Tiso – è giusto tenere alta l’attenzione e cercare di approfondire la questione con ulteriori studi, ma richiedere alla Ue, come ha fatto oggi il vicepresidente della commissione agricoltura Josè Bovè, la sospensione immediata delle autorizzazioni per la coltivazione di mais geneticamente modificato potrebbe essere una mossa avventata e inutile.
E’ certamente – conclude Tiso – di primaria importanza salvaguardare da una parte la salubrità dei cibi e dall’altra la salute dei cittadini che consumano ogni giorno i prodotti della terra, ma Bruxelles, prima di cambiare radicalmente opinione in materia, dovrà avere a supporto prove evidenti e certamente convincenti sull’effettiva pericolosità delle coltivazioni geneticamente modificate.