I dati diffusi oggi da Confcommercio dimostrano che i consumi pro capite degli italiani sono diminuiti del 6,5% e sottolineano ancora una volta – dichiara il Presidente nazionale della Confeuro Rocco Tiso –l’evidente crisi del settore primario, con una decisiva flessione dei consumi al dettaglio e un aumento del fatturato dei discount (+1,8%) e dei supermercati (+1,4%).

Dati emblematici della situazione del comparto agricolo italiano, affossato – continua Tiso – dalle logiche del profitto e colpito nel suo interno da nuovi impedimenti burocratici e aumenti delle imposte, che rischiano di comprimere sempre più le sue risorse.

Ha ragione il Ministro Catania, quando invoca nuovi strumenti di tutela per gli agricoltori, che permettano un accesso al credito più semplice e immediato. Ma le politiche di ristrutturazione dell’intera filiera agroalimentare – sostiene Tiso – richiedono seri confronti e attente valutazioni; pertanto sarà opportuno che il Governo prenda maggiormente in considerazione le invocazioni del mondo agricolo, a cominciare dalle più alte istituzioni.

La stagione di riforme però – conclude Tiso – deve passare necessariamente anche per la riformulazione della PAC; non potrà esserci un’agricoltura italiana forte se non sarà forte anche l’agricoltura europea. Per questo la politica agricola comune è tanto più indispensabile quanto inderogabile, utile ad innescare quel processo di riordino dell’intero primario europeo.