CONFEURO: SUGLI OGM NON SI PUÒ DECIDERE A COLPI DI DECRETO. COINVOLGERE IL PARLAMENTO PER UNA DISCUSSIONE TRASPARENTE

Dic 22, 2020 | Comunicati

Decisioni chiave per l’agricoltura come quella sugli Ogm non possono essere prese tramite decreti e discussioni limitate alle commissioni parlamentari, ma devono svolgersi nella massima trasparenza coinvolgendo Parlamento, soggetti e organizzazioni interessate – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. La Commissione agricoltura della Camera è chiamata oggi a esprimersi su quattro decreti legislativi, proposti dalla ministra Bellanova, che riguardano misure fitosanitarie e sementi modificate con la tecnica di ricombinazione genetica (Nbt). L’augurio è che i membri della Commissione respingano i decreti per rilanciare la discussione a livello parlamentare, invitando ricercatori indipendenti e associazioni a esprimere pareri documentati.
La questione degli Ogm non tocca da vicino solamente la difesa della biodiversità e l’agricoltura biologica, ma anche il diritto degli agricoltori di scambiare le sementi e quello di risemina, che sono protetti dalla legge – continua Tiso. Siamo favorevoli alla ricerca scientifica e a un sano confronto sulle nuove tecnologie, incluse quelle che intervengono a livello genetico. Tuttavia, occorre massima cautela prima di introdurre specie prodotte in laboratorio che possono alterare il funzionamento dell’intero ecosistema. Vanno inoltre pesati con attenzione i relativi costi e benefici.
Secondo la Corte di giustizia europea, tutti gli organismi modificati con tecniche di ingegneria genetica sono da considerarsi Ogm, inclusi quelli ottenuti con la ricombinazione. I nostri parlamentari non possono fornire un affrettato lasciapassare a tecnologie ancora controverse, ma devono mostrare di saper resistere alle pressioni delle multinazionali delle sementi e della chimica, mettendo al centro la tutela dei cittadini e dei consumatori.