CONFEURO: TROPPA BUROCRAZIA PER LE PMI AGRICOLE, SEMPLIFICAZIONE DIVENTI PRIORITA’
Le misure per la crescita rischiano di non produrre gli effetti desiderati se non sono accompagnate da una vera semplificazione burocratica, che permetta a piccole e medie imprese agricole di beneficiarne senza ulteriori adempimenti – dichiara il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. Solo in questo modo novità positive quali sgravi fiscali, crediti d’imposta e contributi per gli investimenti saranno accessibili a tutti gli operatori del settore.
Mentre il Collegato agricoltura è in via di definizione, chiediamo a Governo ed enti locali di impegnarsi per sollevare dalle spalle degli imprenditori il peso di procedure burocratiche troppo complesse che assorbono risorse e ore lavoro sottraendole alle attività produttive.
La sburocratizzazione deve riguardare soprattutto le piccole e medie imprese perché, a differenza delle grandi aziende, queste ultime non hanno sempre la possibilità di usufruire dei servizi di professionisti in campo fiscale e tributario in grado di cogliere le opportunità offerte dalle nuove normative – spiega Tiso.
L’ultima indagine promossa dalla Commissione europea sulla qualità della Pubblica amministrazione rivela che l’Italia si colloca al 23° posto su 28 Paesi monitorati. Un risultato che ci relega nelle ultime posizioni della graduatoria generale: solo Ungheria, Croazia, Grecia, Romania e Bulgaria si collocano dietro il nostro Paese in questa speciale classifica. Un dato che ci spinge a riflettere e, al tempo stesso, fa comprendere come l’Italia possa fare passi avanti significativi attuando una semplificazione che risponda ai veri bisogni delle piccole e medie imprese.