CONFEURO: TROPPA BUROCRAZIA PER LE PMI AGRICOLE, SEMPLIFICAZIONE DIVENTI PRIORITA’

Gen 13, 2020 | Comunicati

Le misure per la crescita rischiano di non produrre gli effetti desiderati se non sono accompagnate da una vera semplificazione burocratica, che permetta a piccole e medie imprese agricole di beneficiarne senza ulteriori adempimenti – dichiara il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. Solo in questo modo novità positive quali sgravi fiscali, crediti d’imposta e contributi per gli investimenti saranno accessibili a tutti gli operatori del settore.
Mentre il Collegato agricoltura è in via di definizione, chiediamo a Governo ed enti locali di impegnarsi per sollevare dalle spalle degli imprenditori il peso di procedure burocratiche troppo complesse che assorbono risorse e ore lavoro sottraendole alle attività produttive.
La sburocratizzazione deve riguardare soprattutto le piccole e medie imprese perché, a differenza delle grandi aziende, queste ultime non hanno sempre la possibilità di usufruire dei servizi di professionisti in campo fiscale e tributario in grado di cogliere le opportunità offerte dalle nuove normative – spiega Tiso.
L’ultima indagine promossa dalla Commissione europea sulla qualità della Pubblica amministrazione rivela che l’Italia si colloca al 23° posto su 28 Paesi monitorati. Un risultato che ci relega nelle ultime posizioni della graduatoria generale: solo Ungheria, Croazia, Grecia, Romania e Bulgaria si collocano dietro il nostro Paese in questa speciale classifica. Un dato che ci spinge a riflettere e, al tempo stesso, fa comprendere come l’Italia possa fare passi avanti significativi attuando una semplificazione che risponda ai veri bisogni delle piccole e medie imprese.