Occorre coniugare rispetto per l’ambiente con competitività e nuove tecnologie per rispondere ai cambiamenti climatici e al dissesto idrogeologico, facendo diventare il settore primario parte integrante della soluzione– dichiara il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. Le recenti dichiarazioni della ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova su innovazione e sostenibilità ci fanno sperare che il Governo voglia proseguire su questa strada, l’unica in grado di fornire una risposta efficace alle sfide dell’agricoltura di oggi.
Nuove tecnologie e agroecologia possono e devono integrarsi per dare vita a un nuovo modello che oltre a garantire la qualità delle produzioni contribuisca a proteggere il nostro territorio – prosegue Tiso. L’esigenza è emersa con maggior forza in queste settimane in cui il maltempo ha mostrato ancora una volta la fragilità della nostra penisola. L’agricoltura è chiamata a giocare un ruolo fondamentale per la prevenzione del dissesto e la mitigazione dei cambiamenti climatici.
Il settore primario necessita di un cambio di paradigma per garantire la resilienza del sistema, la qualità del cibo e la sicurezza alimentare. L’antica sapienza agricola, coniugata con le nuove tecnologie di gestione, è la risposta migliore e più moderna che si possa dare alle sfide presenti e future, inclusa l’emergenza climatica. Non a caso l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite propone di indirizzare le politiche agroalimentari dei prossimi anni verso uno sviluppo sostenibile a livello globale, per un pianeta libero dalla povertà e della fame.