CONFEURO: XYLELLA, EVIDENTI LE CONSEGUENZE DELLA MANCATA RICERCA

Apr 15, 2015 | Comunicati

I danni causati dalla diffusione del batterio Xylella – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – evidenziano i giganteschi limiti delle nostre istituzioni, avvisate del pericolo già nel 2013 (anno in cui venne confermata ufficialmente la presenza del batterio).

A preoccupare però – continua Tiso – è anche il principio di precauzione usato dalla Francia per bloccare le importazioni degli ulivi pugliesi; consentito dalla latitanza delle istituzioni, non solo nostrane, ma anche europee.

Le conseguenze di tutto questo, determinate di un combinato tra disinteresse, inerzia e incapacità di comprendere il valore della ricerca in campo agricolo, rischiano di essere disastrose per i produttori pugliesi e per tutta l’economia regionale.

Ad oggi – conclude Tiso – non esistono tecniche scientifiche adeguate per debellare la Xylella proprio per l’incomprensibile reticenza alla ricerca, divenuta ormai, come dimostrano le continua dichiarazioni sul tema Ogm, un campo di scontro pregiudiziale dal quale sembra impossibile uscire.