EQUINOZIO DI PRIMAVERA

Mar 21, 2018 | Dalla Confeuro

È già primavera e continuano freddo e pioggia. Eppure la scienza ci parla di una primavera precoce, cioè l’evento astronomico che segna l’inizio della primavera, si è verificato in anticipo. La primavera 2018 sembra già vecchia. Alle 17.15 del 20 marzo, con una bufera in atto, senza bussare, è entrato l’equinozio di primavera e ha scacciato l’inverno.
L’equinozio è il momento preciso in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore della Terra, cioè esattamente sopra la testa di un ipotetico osservatore che si trovi in un punto specifico sulla linea dell’equatore. Dire che l’equinozio sia un giorno intero è quindi scorretto, perché è solo l’istante preciso in cui si verifica un fenomeno astronomico. Quell’istante è anche il momento esatto in cui termina l’inverno e inizia l’estate e, dato che l’equinozio di primavera può cadere di anno in anno in giorni diversi, le stagioni non cambiano sempre lo stesso giorno. Il giorno dell’equinozio di primavera ha comunque una caratteristica particolare: è uno dei due soli giorni all’anno, l’altro è quello dell’equinozio d’autunno, in cui il sì ha la stessa durata della notte.
Molto chiara ed esplicita la spiegazione scientifica. Per non farci scappare il concetto ci hanno fatto capire cos’è l’equinozio di primavera?
Il significato del termine “equinozio” è chiaro per chi sa qualcosa di latino o è bravo a tirare a indovinare: la parola italiana deriva dal latino “aequinoctium“, composto da “aequus“, cioè “uguale” e “nox“, “notte”. Dopo l’equinozio di primavera il dì – cioè quella parte del giorno in cui c’è luce – continua ad allungarsi ogni giorno nell’emisfero boreale fino al solstizio d’estate: a quel punto le ore di luce cominciano a diminuire, tornando pari a quelle di buio nell’equinozio d’autunno, e ricominciando ad aumentare solo con il solstizio d’inverno. Estate e inverno iniziano nei giorni di solstizio, in cui le ore di luce sono rispettivamente al loro massimo o al loro minimo. Per quanto riguarda l’emisfero australe, cioè la parte della superficie della Terra a sud dell’Equatore, è tutto l’opposto.
Oltre alle stagioni astronomiche, ci sono anche le stagioni meteorologiche: iniziano in anticipo di una ventina di giorni rispetto a solstizi ed equinozi, e durano sempre 3 mesi. Indicano i periodi in cui si verificano le variazioni climatiche annuali, specialmente alle medie latitudini con climi temperati.
Non è accettabile che qualcuno s’incaponisca a dire che non è tutto chiaro!!
È esattamente quello che gli italiani stanno vivendo sul piano della politica, tutto coincide. Si è votato il 4 marzo, subito è iniziata la stagione metereologica, il 23 marzo si insediano i due rami del Parlamento. Dopo aver concordato la spartizione delle poltrone più importanti e quindi eletti i Presidenti di Palazzo Madama (Senato) è di Montecitorio (Camera dei Deputati), i vincitori del 4 marzo completano il successo con l’incarico per fare il nuovo Governo. (Qualcuno ha vinto con il 32,5% qualche altro con il 17% – con programmi acchiappavoti uno l’opposto dell’altro).
La strada è la stessa dell’equinozio e del solstizio. Insomma Identica alle stagioni meteorologiche e, francamente la laurea che abbiamo comprato, non contempla l’individuazione delle differenze.
L’unica sottile distinzione consiste nel fatto che gli eventi della natura si verificano in un istante preciso e sono il risultato dell’ordine universale.
I Governi, non hanno una data certa, non coinvolgono i cittadini e fatto rilevante, l’incarico per formare l’Esecutivo non viene affidato al partito che ha ottenuto i maggiori consensi in assoluto, ma ad un soggetto che capeggia una forzetta di terza o quarta fila, votata da una minoranza, che la pensa in modo opposto alla maggioranza.
La cosa importate comunque e che i governi dello Stivale da un terzo di secolo sono come le nuove stagioni che da Lustri non si distinguono, capita di tutto: quando è inverno ci sono 30°, mentre d’estate nevica con il sole.
Per farla breve gli italiani hanno votato per la direzione Sud, mentre il timoniere fa rotta per il Nord.
Qualcuno ci ammonisce “siete fortunati che non ci siano più le quattro stagioni. Tutto è cambiato, ma è tutto come prima”. Noi cittadini ignoranti interroghiamo e domandiamo: è il 4 marzo?
Nessuno risponde aspetteremo i fatti!!