ERBA ALTA? A ROMA SI STA PENSANDO DI UTILIZZARE LE PECORE-TOSAERBA.

Mag 18, 2018 | Dalla Confeuro

Sulle pecore nei parchi il Campidoglio fa sul serio, e – bisogna dire – i riscontri esterni (ed esteri) ci sono tutti. Il giorno dopo l’uscita in diretta Facebook dell’assessora capitolina Pinuccia Montanari rispetto alla possibilità di usare animali tosaerba per contribuire alla cura del verde a Roma, la responsabile all’Ambiente della Giunta guidata da Virginia Raggi ha incontrato il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, con il quale ha impostato il lavoro per stilare una convenzione che permetta di avviare i progetti nel più breve tempo possibile. Sul piatto ci sono buona parte dei 50 milioni di metri quadrati di verde orizzontale e centinaia di animali pronti per essere ammessi dagli allevatori dell’agro romano. “Non siamo ancora giunti ai dettagli – ha spiegato Granieri appena terminato l’incontro – ma abbiamo concordato la necessità di lavorare insieme su questi punti. Gli ovini possono essere utilizzati non solo nei prati, ma anche per rimuovere le erbacce dai gradini, ad esempio”. Il Campidoglio ha già specificato che si tratta di una soluzione utilizzabile più nei grandi spazi periferici che nelle ville storiche cittadine.
Da due giorni a Roma quasi non si parla d’altro fra sfottò, facili ironie e qualche articolo ironico. In alcuni casi da parte delle stesse testate che nel 2013 davano ampio spazio all’iniziativa dell’allora sindaco di Parigi, Bertrand Delanoë – poi proseguita dall’attuale Anne Hidalgo – di trasferire nella ville lumiere un gregge di pecore provenienti dall’isola bretone di Ouessant per brucare le erbacce di aree verdi periferiche come gli Archives de Paris, il Bois de Boulogne, il Bois de Vincennes e le Tuileries, fino addirittura a portare un piccolo avamposto nel prato sotto alla Torre Eiffel.
Ancora prima di Parigi, va dato atto all’ex sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, di aver avviato all’ombra della Mole questo singolare eco-progetto, tuttora in voga, anche se il lavoro delle pecore non è mai arrivato davvero sotto il monumento antonelliano. E le pecore sembrano non aver aiutato il capoluogo piemontese a risolvere i propri problemi nella manutenzione del verde.
Quest’anno invece, la città di Ferrara non verrà raggiunta dalla consueta transumanza del pastore Massimo Freddi, che ogni anno dalla provincia di Brescia portava le sue 600 pecore a brucare l’erba intorno alla cinta muraria della città estense: per lui problemi di permessi.
Insomma, l’utilizzo delle pecore appare utile ma non risolutivo, sicuramente una pratica ecologica in grado di portare nuove risorse nel settore dell’allevamento. Ma di certo non risolve i problemi di una città, come Roma. Mentre qualche nostalgico già immagina la caotica capitale odierna tornare come quella dell’800, immortalata da Ettore Roesler Franz nei famosi 120 acquarelli di Roma Sparita.

Fonte: Il Fatto Quotidiano