FISCHIO D’INIZIO

Mar 26, 2018 | Dalla Confeuro

Ore 00:00, fischia l’arbitro, comincia la XVIII partita. Ecco le forze in campo e le panchine. Poi ci sono quelli che non tifano, “siamo neutrali basta che fate un Governo”. Lascio a voi immaginare le formazioni.
Di sicuro ci sono i due premiati, i Guerrieri con la spada tratta (17%) e brillano le stelle, anche se in maggioranza non sanno dove si trovano e cosa devono fare.
Parte un fischio, “Rigore” non ci siamo quando fischio si vota? Gli ultimi saranno i primi, per chi è per cosa. Non ci siamo, borbotta il capo più anziano – si vota per eleggere i presidente della Camera.
Dopo un silenzio alla Nino…… , ma come non avete già fatto!! Fatto cosa? l’accordo con il Caimano, qui al centro siederà uno dei nostri!
Sbotta un altro credente ma come se tutti i giornali dicono che allacamera dei saggi c’è l’uomo forzista.
Il meno scaltro come si vota? A scrutinio segreto!!
Camera e Senato, inoltre, eleggono i loro presidenti a scrutinio segreto, come “Il Segreto” su canale 5 – sorride una vecchia CONOSCENZA.
Se lo scrutinio è segreto, ognuno può cambiare idea e vota diversamente dagli accordi. Se aggiungiamo che per i primi tre scrutini serve una maggioranza dei due terzi. Dal quarto in poi diventa sufficiente la maggioranza assoluta dei votanti. Nell’attuale Camera, dove nessuna forza ha la maggioranza, serve quindi un accordo trasversale o almeno l’astensione di uno dei tre principali schieramenti.
Primo scrutinio: maggioranza pari a due terzi dei parlamentari
Secondo scrutinio: maggioranza pari a due terzi dei votanti
Terzo scrutinio: maggioranza pari a due terzi dei votanti
Quarto scrutinio: maggioranza assoluta dei votanti
Stessa solfa al Senato della Repubblica? Dal semiciclo viva viva e ancora “la politica ignorante”.
Anche al Senato si vota a scrutinio segreto. Ma serve solo la il 50% più uno dei senatori per i primi due scrutini. Dal terzo scrutinio vale il numero maggiore di chi è presente. Se si arriva al quarto si va ai rigori. Insomma si fa il ballottaggio tra i due senatori più votati nel terzo scrutinio.
Primo scrutinio: maggioranza assoluta dei senatori
Secondo scrutinio: maggioranza assoluta dei senatori
Terzo scrutinio: maggioranza assoluta dei presenti
Quarto scrutinio: ballottaggio tra i due candidati più votati al terzo scrutinio.
Tutto come si faceva prima? Si fanno i giochi? No è cominciato solo il primo tempo. allora se finisce O – O si va ai supplementari!
Non credo, un parlamentare navigato, anche se l’accordo si è già rotto! Ma potrebbe essere una rottura tattica perché il nome del candidato forzista – ha scritto il Leader pentastellato sul vangelo II Matteo – Facebook – che di mezzo c’è una condanna piccola piccola ancora aperta. Senza i voti del centrodestra, però, il Movimento non riuscirà a eleggere il presidente della Camera, per cui serve la maggioranza dei voti. E allora cosa succede? Che la quadra la trovano in zona Cesarini. Quindi la partita avrà un vincitore? Dipende da Matteo, Matteo chi? I due opposti! Non ci posso credere, questi giocano sempre. Ma dicono che tutto è cambiato, per non cambiare niente.
Si va ai supplementari, l’arbitro ha fischiato solo due volte. Perché vuoi farmi credere che ancora una volta c’è lo scambio di campo? Non è come tu pensi, attenzione il centrodestra avrebbe comunque la maggioranza relativa al Senato e quindi potrebbe eleggere il presidente del Senato da solo al ballottaggio previsto per il quarto scrutinio.
Il problema e la Camera dei deputati, dove serve la maggioranza assoluta dei votanti, senza Accordo tra M5S e il Berlusca salta tutto.
Potrebbe entrare in campo una terza forza. L’unica altra forza che sarà possibile interpellare è il PD che potrebbe decidere di fare due cose: votare il candidato del centrodestra (che sembra al momento piuttosto improbabile) oppure astenersi, permettendo così al candidato del centrodestra di vincere. Terza eventualità è che il centrodestra decida di appoggiare un candidato PD alla Camera.
Speriamo che l’arbitro fischi in anticipo.