GIORNATA DELL’AGRICOLTURA CONTADINA

Apr 5, 2017 | NEWS

L’Agricoltura non si baratta

Sui mercati non è l’export la soluzione per tutti i mali. Perché il sistema primario migliori e si rivitalizzi dobbiamo suscitare interesse ed intervenire con azioni concrete, oltre ad un nuovo e più realistico concetto di agricoltura sostenibile.

È fondamentale intervenire sul depotenziamento dei poteri, distinguendo meglio le azioni a livello comunitario rispetto ad un piano di politiche agricole nazionali e territoriali.

Il bisogno di cibo

Con l’aumentare della popolazione mondiale e il nuovo impatto dei cambiamenti climatici, il sistema della gestione delle risorse – per preservare la complessità e la biodiversità – dovrà essere separato dal mero concetto di agricoltura industriale.

Salubrità

Regole chiare per un’agricoltura pulita, che contemplino produzione, trasformazione e vendita dei propri prodotti, facilitazioni per l’accesso al credito, ai mercati locali, semplificazioni fiscali: queste sono solo alcune delle richieste alle quali bisogna dare risposte.

L’Agricoltura non è solo questione economica e mero profitto. La Terra è ben altro, è sempre disponibile ad accogliere tutti e prioritariamente i giovani che, opportunamente incoraggiati, restano l’ultima speranza per il futuro del pianeta.

Idee e fatti

A chi verrà dopo di noi dobbiamo consegnare – lo scriviamo e lo diciamo un po’ tutti! – “un mondo migliore”. Per lasciare qualcosa bisogna dare più di qualcosa; oltre alle idee occorrono i fatti. Per cambiare serve il coraggio e la consapevolezza di agire per il bene comune.
Ma non bisogna confondere il cambiamento con l’imposizione e con l’arroganza somministrata da una posizione dominante. Gli avanzi camuffati da una minestra fumante restano avanzi. La verità si afferma a carte scoperte, e comunque va dimostrata, verificata e resa trasparente.

Niente, solo dignità

I Piccoli agricoltori, i contadini, i protagonisti dell’Agricoltura familiare non hanno richieste né pretese. Si tratta solo una riflessione a viso aperto per ribadire che:

Nessuno puo’ impedire ai piccoli agricoltori di essere qualificati per la loro figura sociale che è assolutamente indispensabile nelle campagne in quanto l’impegno che profondono è un bene comune;

Nessuno si dimentichi di coloro che si sono sacrificati per la democrazia, a sua volta garante del diritto di esistere delle minoranze, della libertà di pensiero, di parola e di dissenso.

e danzante “inutile” del mondo …

«”Figlio mio …”» – così parla un piccolo agricoltore, che vive coltivando e rispettando il terreno, l’ambiente e la natura … «“Figlio mio, vivi in modo da non doverti vergognare di te stesso, di una tua parola e in modo che ciascuno possa dire che di te ci si può fidare. Non dimenticare che dare gioia ci dà anche gioia, impara in tempo che la fame dà sapore ai cibi e rifuggi le comodità perché rendono insipida la vita. Un giorno dovrai fare qualcosa di grande e, a tale scopo, devi diventare tu stesso qualcosa di grande. Il più grande spreco del mondo è l’indifferenza.

Eppure gli infelici sono milioni, anzi anche oltre il miliardo, ma nessuno prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione, perché è condizionata dalla sicurezza del conformismo, del tradizionalismo e da tutte cose che sembrano assicurare la pace interiore; ma in realtà per l’anima avventurosa di un uomo non esiste nulla di più divertente di un futuro certo.

Non dobbiamo far altro che trovare il coraggio di rivoltarci contro questo stile di vita. Questo stato di cose infatti ti accompagnerà inesorabilmente al cimitero “dei nulli”.

Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi le responsabilità di cambiarle. Tu sei il lavoro, non la quantità di soldi che hai in banca. Non sei la macchina che guidi, né il contenuto del portafoglio. Non sei l’abito che indossi; sei il canticchiante e danzante “Inutile” del Mondo.

Un punto piccoletto, superbo e iracondo dopo di me gridava – verrà la fine del mondo»


L’ULTIMO ALBERO

Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pescato, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro.

La nostra terra vale più del vostro denaro. E durerà per sempre. Non verrà distrutta neppure dalle fiamme del fuoco. Finché il sole splenderà a l’acqua scorrerà, darà vita a uomini e animali.

Non si può vendere la vita degli uomini e degli animali.

È stato il Grande Spirito a porre qui la terra e non possiamo venderla perché non ci appartiene.

Potete contare il vostro denaro e potete bruciarlo nel tempo in cui un bisonte piega la testa, ma soltanto il Grande Spirito sa contare i granelli di sabbia e i fili d’erba della nostra Terra.

Come dono vi diamo tutto quello che abbiamo e che potete portare con voi, ma la Terra MAI!

(Piedi Neri)