GIUSEPPE DI VITTORIO E L’AGRICOLTURA IN FESTA

Dic 27, 2018 | Dalla Confeuro

Chissà cosa avrebbe pensato Giuseppe Di Vittorio dell’evento organizzato nel suo paese natio Cerignola chiamato gioiosamente “Agricoltura in festa”. Lui figlio di braccianti agricoli costretto allo stesso mestiere dopo la morte del padre e che a 12 anni circa, aveva iniziato un’intensa attività politica e sindacale.
Un uomo che con l’avvento del Fascismo in Italia e disciolti tutti i partiti e i sindacati venne condannato dal tribunale speciale fascista a 12 anni di carcere, che partecipò alla guerra civile spagnola, che fu una delle poche voci autorevoli che si espresse contro le leggi razziali fasciste antisemite, che fu arrestato nel 1941 a Parigi dai tedeschi su richiesta delle autorità italiane e infine assegnato al confino nell’isola di Ventotene.
Forse Di Vittorio, a cui amici ed avversari riconobbero unanimi un grande buonsenso ed una ricca umanità, seppe farsi capire, grazie al suo linguaggio semplice ed efficace, sia dalla classe operaia, in rapido sviluppo nelle città, sia dai contadini ancora fermi ai margini della vita economica, sociale e culturale del Paese, si sarebbe sentito leggermente a disagio ascoltando le parole per il lancio della manifestazione: “L’evento sarà caratterizzato da una serie di stand con prodotti tipici locali e da eventi ludici. Questo evento rappresenta un momento importante per il comparto agroalimentare di Cerignola quest’anno duramente provato da varie avversità meteorologiche ed è il preludio di una grande Kermesse che realizzeremo a giugno 2019. Si tratta di un appuntamento importante non solo come vetrina dei nostri prodotti ma anche come base per allacciare nuove sinergie e rilanciare il comparto.”.