IL 2 GIUGNO NON SIA GIORNO DI SILENZIO – (A.M.I.CO.)

Mag 31, 2019 | Dalla Confeuro

La ricorrenza della festa della Repubblica è un giorno di sole, anche se piove o addirittura può capitare che nevica.

Intanto è un giorno di pace, anche se si mettono in mostra gli strumenti della guerra. Suggellata l’importanza, in tempi di pace sarebbe – crediamo – di gradimento ai cittadini e non solo ai fortunati presenti, conoscere per ogni reparto che sfila, le somme che gli italiani spendono per le forze armate. I numeri riportano che la spesa giornaliera è di circa 75 milioni di euro, oltre 3 milioni ogni ora.

Fatto preoccupante è che invece di ridursi, aumentano e sfiorano i 30 miliardi di euro, atteso che l’impegno con la NATO è di raggiungere a breve i 100 milioni al giorno.
Oltre alle cifre, siamo preoccupati perché nessuno mette in discussione il crescente esborso di denaro pubblico per armi, militi e guerre varie? Si va giù pesante per navi da guerra, missili, carri armati e cacciabombardieri – F35.

Proporzionalmente, rispetto ai partner europei, siamo i più spendaccioni. A tutto questo vanno aggiunti i costi della “servitù nucleare”, legata alle spese di stoccaggio e sorveglianza delle testate atomiche tattiche americane – B-61 – nelle basi italiane.

Da anni manifestiamo il nostro disagio per il fatto che la Festa della Repubblica viene celebrata con la sfilata delle Forze Armate. La Repubblica è nata dalla Resistenza antifascista, ha il suo fondamento nella Costituzione. Ebbene, nella solennità dei festeggiamenti, è tempo di assumere l’impegno di rimodulare la spesa e responsabilmente procedere a:

– ridurre gradualmente i costi e le spese militari fino a raggiungere, entro il 2030, il 75% di quanto si spende attualmente.
– cessare la persecuzione razzista dei migranti, che viola tutti i fondamentali diritti umani, una persecuzione che la Costituzione della Repubblica Italiana giustamente proibisce nel modo più assoluto;
– cancellare ogni partecipazione italiana a guerre e conflitti;
– che il 2 giugno – per non dimenticare – a sfilare siano gli studenti di ogni livello di istruzione e con loro lavoratori e pensionati che vivono di stenti e privazioni.

Fortunatamente, viviamo una lunga e duratura pace, sembra un non senso celebrare il giorno della Repubblica fondata sul lavoro, esaltando le forze armate che, comunque, meritano attenzione e rispetto.

Solo la pace salva le vite, solo il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti difendono e promuovono la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani.
Il razzismo è un crimine contro l’umanità, tutti gli esseri umani hanno diritto alla solidarietà da parte di tutti.

Abolire la guerra e abolire il razzismo, riconoscere l’unità del genere umano e recare soccorso a tutte le persone nel dolore e nel bisogno: QUESTA E’ LA REPUBBLICA!

A.M.I.CO.