IL QUINTO SENTIMENTO (Iniziativa Comune)

Nov 19, 2018 | Dalla Confeuro

…Iniziativa Comune è in Movimento….
Aristotele non aveva dubbi: chi è incapace di vivere in società o non ne ha bisogno perché è sufficiente a sé stesso deve essere una bestia o un Padre Eterno.
Se scartiamo l’ipotesi divina, la salvezza è impegnarci a vivere insieme agli altri per non diventare la quintessenza delle bestie. (nessuno si salva da solo).
L’uomo è un animale intelligente capace di lottare incessante per raggiungere quello che desidera davvero! Se cosi non fosse prende piede quell’adagio popolare: “Chi si accontenta gode”.
Un altro grande filosofo che non aveva fiducia nell’uomo è stato Hobbes. Forse lo conosceva troppo bene per averne. Secondo lui l’uomo ha una natura fondamentalmente egoistica, e si muove con l’istinto di sopravvivenza e di sopraffazione.
Non possiamo piegarci a questa logica di vita, né dobbiamo arrenderci restando a guardare. Perché non è tanto la cattiveria dei nemici a spaventare, ma il silenzio, a volte conciliante, degli amici. La ferocia della nostra società sta tutta nell’indifferenza. Adattarsi è una qualità, anche se a volte dolorosa, ma allinearsi è come ammettere di non esistere.
Viviamo in una società anestetizzata dai social, dalla spettacolarizzazione del dolore, dall’abitudine alle bestialità, alla solitudine davanti allo schermo, del computer o della tv che sia. Spesso restiamo a guardare intontiti come se ciò che accade attorno a noi sia inevitabile, anche quando dovremmo gridare a gran voce la nostra indignazione.
Invece cresce a dismisura il male della società moderna, che alcuni definiscono < Il quinto sentimento >. Altri semplicemente “niente”? Il vero nome è “indifferenza”!!
Nei tempi – ultramoderni – molti per convenienza non si schierano, si chiamano fuori da ogni decisione o responsabilità e pur presenti si dicono assenti per non affrontare ogni difficoltà sociale. Gente diversa con la stessa maschera.
L’indifferenza è una scelta indefinibile, che non risponde a logiche utilaristiche, nonostante l’essere umano è in possesso di un qualcosa che gli animali non hanno: la ragione.
La ragione è l’opportunità di discernere, ma con il progresso si manifesta “gabbia” della razionalità dell’uomo, che ingessa il singolo individuo privandolo di ogni libera facoltà.
Mentre l’animale è rimasto libero, completamente libero di comportarsi e di esprimersi senza pregiudizi, contro le prepotenze senza diventare vassallo e servitore alla specie superiore.
L’indifferenza in cui siamo imprigionati, è la vera causa della nostre disgrazie, perché abbiamo permesso a poche centinaia di persone di impadronirsi per interesse di tutte le inefficienze e le rovine economiche, politiche del Pianeta.
David Grossman, celebre scrittore e saggista israeliano, autore del libro “Applausi a scena vuota” conoscitore dell’animo umano ben analizzato nei suoi libri, riguarda l’indifferenza che c’è tra gli uomini oggi. “La realtà è troppo carica di cose – afferma l’autore – Occorre fare ordine e ribellarsi, chiamando le cose con il proprio nome. Per questo uno strumento fondamentale è il linguaggio: più una lingua è ricca di vocaboli e definizioni, più la vita ne guadagna”. Poi il saggista sostiene che :”Il contrario dell’amore non è l’odio, ma l’indifferenza, il contrario della vita non è la morte, ma l’indifferenza, il contrario dell’intelligenza non è la stupidità, ma l’indifferenza.

Siamo tutti impostori in questo mondo, noi tutti facciamo finta di essere qualcosa che non siamo.
(Richard Bach)