IL SUICIDIO DEGLI AGRICOLTORI: IL CASO FRANCESE

Feb 14, 2018 | Dalla Confeuro

È la categoria socio-professionale più a rischio: la sovra mortalità dovuta a suicidio tra gli agricoltori è dal 20 al 30% superiore alla media della popolazione.
Da qualche anno il settore agricolo vive crisi permanenti (calo del prezzo del latto, influenza aviaria, avversità climatiche, calo dei redditi, peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro…) e la prostrazione morale ha conquistato le campagne.
Nel 2016, il numero di richieste di aiuto al numero verde Agri Ecoute di prevenzione del suicidio istituito nel 2014 dall’MSA (Mutua Sociale Agricola) è più che raddoppiato: 2.664 a fronte delle 1.219 del 2015.
E il numero di passaggi all’atto è stato moltiplicato per tre: in Francia si suicida un agricoltore ogni due giorni. Un tasso superiore dal 20% al 30% al resto della popolazione.
Secondo uno studio pubblicato nel 2016 da Santè publique France e dall’MSA (riguardante gli anni dal 2007 al 2011), quasi 300 agricoltori si sono suicidati nel 2010 e 2011. Tuttavia, secondo l’opinione stessa degli autori, il fenomeno è sottostimato, poiché spesso i medici hanno difficoltà a determinare se la causa del decesso è intenzionale o accidentale. Altre fonti propongono dal canto loro una stima di 732 morti per il solo 2016.
Secondo lo stesso studio, più di otto casi di suicidi su dieci riguardano uomini e i due terzi degli agricoltori morti per suicidio hanno tra i 45 e i 65 anni.
I settori della produzione lattiera e l’allevamento bovino sono i più colpiti, con una sovra mortalità dovuta a suicidio del 52% tra gli uomini.

Fonte: Agrapress