IO CI SONO – NO TU NO

Feb 28, 2018 | Dalla Confeuro

Quando gli agricoltori mugugnano, si agitano e fischiano, lo fanno raramente, ma se si comportano e si organizzano per contestare c’è sempre una ragione.
I colleghi transalpini, hanno fischiato il presidente Macron, uomo nuovo della Politica francese, con un difetto singolare: “riceve tutti, ma non ascolta nessuno”. Il metro che misura la delusione, trasformata in rabbia, è l’accoglienza ricevuta da Presidente della Repubblica Transalpina Emmanuel Macron al suo primo Salone dell’Agricoltura a Parigi. È tradizione che l’evento conta sulla partecipazione del numero uno della Repubblica Presidenziale francese.
Tra l’altro, un sondaggio pubblicato venerdì 23 febbraio dall’Istituto Odaxa sostiene che due francesi su tre sono convinti che il Presidente non abbia realmente a cuore le sorti degli agricoltori.
I giovani agricoltori presenti al salone, indossavano una maglietta che avvertiva la politica che l’agricoltura è fortemente arrabbiata. Questo modo di comunicare il disagio è più elegante del lancio di uova dell’anno precedente. La cronaca riporta che prima di Macron, anche il Presidente Nicolas Sarkozy durante la sua visita, ebbe modo di battibeccare con un agricoltore.
Nella veste di Presidente Marcon si è impegnato ad assumere una posizione ferrea nei negoziati per l’approvazione dell’accordo di libero scambio tra UE e Argentina – Brasile – Paraguay e Uruguay – in breve “MERCOSUR”. Marcon, nella sua veste, ha dichiarato che difenderà l’agricoltura Transalpina ed in particolare la limitazione delle importazioni di carni esenti da dazi, il divieto alla produzione di “fattorie intensive” e la creazione di un meccanismo di protezione per reagire in caso di destabilizzazione del mercato.
Poi ha convocato gli agricoltori per il 1° di marzo al Palazzo del Governo.
La stampa mette in risalto, la dedizione di Macron agli agricoltori e fa notare come il Presidente francese avesse programmato una dozzina di ore per dedicarsi personalmente all’agricoltura che ritiene sia importate per l’economia e l’ambiente che ha dato i natali a Napoleone Bonaparte. Il guastafeste è un contadino che pare abbia dichiarato in TV che Macron “ha ricevuto tutti, ma non ha ascoltato veramente nessuno”.
Qui da noi si respira un’altra aria! Quando i Presidenti sono andati alle inaugurazioni, hanno ricevuto, sempre e solo applausi. Qualcuno, tra gli osservatori più assidui e onnipresenti ci fa notare che a spellarsi le mani sono sempre e solo gli apparati e i dirigenti. Consentiteci di dissentire, nel senso che pur non essendo testimoni oculari, siamo pronti è convinti assertori che i nostri agricoltori da sempre rispettino le istituzioni e le autorità costituite che le rappresentano. Gli osservatori insistono! Desumiamo a questo punto che i nostri bravi lavoratori agricoltori, uomini di terra, forse non si sono “scaldati le mani”, solo perché impegnati a coltivare e curare la propria azienda.