LA CARTA DI MATERA 2019

Dic 11, 2017 | Dalla Confeuro

Un anziano contadino,
“Cara valle ci sono, parlo con te che vali come tutte le altre valli del mondo. Ho appena iniziato e già mi chiedo come finirà il mio ritorno in campagna.
Diversi anni or sono se ti rivelavi contadino o piccolo agricoltore, a nessuno importava più di tanto.
Molti con il sorriso, ma dentro preoccupati, non parlavano e si allontanavano otturandosi il naso.
Forse pensavano che avessimo la pellagra, o che fossimo tutti alcolizzati, o tarati a causa della consanguineità dovuta all’ignoranza e alla promiscuità in cui ci pascevamo. Forse temevano che avessimo le scarpe sporche di fango, e che potessimo lasciare un’impronta infamante sul tappeto persiano.
Comunque, questo va detto, non era colpa loro: trent’anni fa, in certi ambienti, gli uomini di terra erano malvisti e non c’era una piena consapevolezza dell’importanza della natura.. Dovevano passare ancora anni prima che, alle cene degli inurbati, gli agricoltori fossero gratificati dalla deliziata incredulità delle signore di città. Ma ora ci siamo. Ora siamo eroi. E anche un po’ santi, sicuramente beati (beato te, beato lei che sta in campagna, qui in città non se ne può più, mi creda, beato lei!).
Oggi il progresso associa la vita in campagna alle tante libertà. La libertà in senso lato, comprende i diritti civili e le opportunità economiche e sociali da un lato e, dall’altro, l’eliminazione di fondamentali illibertà come la fame, l’analfabetismo, le malattie non assistite e altre situazioni di assenza di garanzie sociali.
La possibilità di risolvere problemi antichi (ereditati dal passato, come disuguaglianza e povertà) e nuovi (come il degrado dell’ambiente o il sovraffollamento), dipende innanzitutto dalla capacità di rafforzare le diverse istituzioni a presidio delle differenti ma interrelate libertà.
Dopo la “carta di Milano” oggi si lavora alla “Carta di Matera 2019”.
Parte dalla Basilicata la sfida di investire di più e meglio sia sull’uso razionale del bene terra e delle risorse naturali sia sull’uso consapevole del cibo per contrastare lo spreco alimentare. – “Il comparto agricoltura gioca un ruolo chiave per chi il cibo lo produce e per chi lo consuma, per chi ne ha un surplus e chi invece ne ha necessità. L’impegno, è quello di incrementare e rafforzare tutte le azioni, dirette ed indirette, sul tema dell’agroalimentare sostenibile, unico in grado di assicurare, nel tempo, ritorni per tutti dal punto di vista ambientale, economico ed etico.”
Questa la dichiarazione di Luca Braia assessore all’agricoltura della Basilicata, presentando alla Commissione Politiche Agricole – riunita a Matera – tra i punti all’ordine del giorno, un documento condiviso con tutti gli assessori regionali relativo alle tematiche “Cultura, educazione alimentare, ambiente e salute” contenente alcuni impegni che le regioni hanno accolto ed intendono assumere per il futuro.
Riteniamo, – continua Braia – che al centro di ogni processo di evoluzione culturale di una società moderna, debba esserci un uso consapevole delle risorse naturali e dei rischi connessi al loro depauperamento e che questo possa realizzarsi solo ed esclusivamente se i livelli di consapevolezza e conoscenza siano all’altezza delle sfide in campo. Consci che tali buone pratiche possano diventare elementi di vantaggio per il mondo agricolo ed agroalimentare in particolare, ma anche sociale ed economico in generale.
In questa sfida, il comparto agricoltura gioca un ruolo chiave per chi il cibo lo produce e per chi lo consuma, per chi ne ha un surplus e chi invece ne ha necessità.
Quattro i principali punti proposti e condivisi in sede di CPA che ci impegnano innanzitutto a incrementare politiche che rafforzino sempre più la relazione Ambiente-Cibo-Salute, attraverso maggiori investimenti su Giovani, Innovazione e Ricerca ed un utilizzo virtuoso delle risorse economiche nazionali ed Europee.
Matera, dunque, Capitale Europea della Cultura nel 2019 non può e non deve essere solo ricordata come il luogo nel quale si realizzeranno una serie di eventi e manifestazioni di livello nazionale ed internazionale. Vogliamo che sia anche il luogo ideale nel quale si possano alimentare discussioni e dal quale far partire messaggi importanti che possano arrivare all’Italia, all’Europa, al mondo intero su tutte le tematiche che pongono al centro la Cultura come straordinario propulsore di sviluppo ed in particolare i temi strettamente connessi tra loro come Agricoltura, Ambiente, Cibo e Salute.
Con un bagaglio di oltre 7000 anni di storia, essendo la terza città più vecchia al mondo, Matera rappresenta una pagina straordinaria, scritta dall’uomo, in cui si materializza in maniera chiara ed inequivocabile il concetto di “resilienza” cioè la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.