LA COERENZA NON È IN VENDITA

Feb 7, 2017 | Dalla Confeuro

Nel mentre sono in svolgimento le Assemblee Territoriali per la designazione dei delegati alla Conferenza Elettiva Confederale, ritengo necessario riaffermare la scelta della Presidenza Nazionale di rimettere il mandato, come gesto di dissenso democratico, nei confronti di quanti hanno turlupinato 20 milioni di Italiani formando un Esecutivo raffazzonato con gli stessi “pupi” del precedente.

Anche noi avremmo potuto megafonare: “Riempiremo le piazze che pulluleranno della nostra gente, lavoratori e semplici contadini in corteo, marce e sfilate di trattori, racconteremo il Romanzo dell’agricoltura e del giardino d’Europa e dei 13 milioni di donne e uomini della terra, che dignitosamente, rimboccandosi le maniche, hanno trascinato lo Stivale fuori dalle sacche e dalla “follia” del ventennio”.

Allo stato dell’arte si può facilmente dedurre che l’agricoltura del Paese è acefala, con un ministro “cameriere” che prende la “comanda” da soggetti sempre più interessati agli sviluppi di certe branche di dominio del Dicastero “indefinibile”, alla luce delle riformette fatte ad orologio per gli amici del club dei “rottamoni”.

In una grande democrazia occidentale censurare il dialogo, è sintomo che la febbre sta salendo e il virus del comando ha definitivamente scalzato quello della partecipazione.

Il trasformismo di stato calpesta la dignità dei cittadini ai quali si assegna il ruolo dell’utile idiota, che non deve sapere ma dovrà avallare.

La Confeuro, numeri alla mano, è incontrovertibilmente l’unica organizzazione libera ed autonoma nel sistema della rappresentanza agricola del Paese, che probabilmente imbarazza le istituzioni Repubblicane, che di fronte alle verità preferiscono evitare il confronto.

Gli agricoltori vanno ascoltati, e non sopportati come zavorra da parcheggiare nei corridoi delle commissioni parlamentari, ricche più di indagati che di idee, per risollevare dalle disgrazie perenni in cui si trovano i pochi agricoltori e allevatori scampati alle mattanze dei burosauri europei e dalle intelligenze del palazzinari nostrani.

Il difetto più grande della Confeuro è quello che ci siamo fatti da soli.
Un sodalizio che si è organizzato dal niente e che oggi conta circa 300mila soci, con un programma controcorrente che pone al centro di ogni qualsivoglia interesse “l’uomo, la dignità e il diritto al lavoro”, rispettando e coinvolgendo i produttori agricoli, quelli veri, che amano coltivare la terra e si dicono soddisfatti quando apprendono che i loro prodotti hanno salvato centinaia di bambini condannati altrimenti a perdere la vita.

Siamo uomini liberi, e da esseri umani sbagliamo, ma non ci confonderemo di fronte all’appello di potenziare ed incrementare la produzione di derrate alimentari necessarie ad apparecchiare la tavola del mondo.

DA NOI LA PAROLA È UN VALORE PRIMARIO!

Abbiamo la brutta abitudine di dare corso alle affermazioni. Ove il rispetto degli impegni, venisse confuso con i ricattucci e le tattiche del “tenere in mano” dei diversi capetti capricciosi, mascherati e nascosti all’ombra dei tanti acronimi e siglette indecifrabili, limpidamente si appalesa che più di uno “ciurla nel manico”.

LA CONFEURO è una realtà diffusa in tutto il Paese, ben strutturata che annovera associazioni ed organismi attivi nei diversi rami della società civile in uno al proprio Patronato LABOR che mediamente offre e dà assistenza gratuita a circa 150mila utenti che, tra l’altro, trovano nel CAF-LABOR, tutte le risposte agli adempimenti di natura fiscale, srl che elabora circa 140mila mod. 730 ed è capofila CONFOVER, organismo di II° livello che annovera diversi CAF con oltre 250mila dichiarazioni annue. Sia il CAF che il Patronato Labor figurano nei primi gradini delle classifiche Ministeriali.

Comunque la Confeuro è titolare di tutte le convenzioni INPS – INAIL, per offrire ai soci e ai cittadini servizi sempre più puntuali e di elevata qualità.

Indipendentemente dalla convocazione della Conferenza Nazionale Elettiva, che risponde ad un normale adempimento statutario, in sede di formulazione del conto economico previsionale è stato approvato il:

PROGETTO DI SVILUPPO PER IL BIENNIO 2017 – 2018, CHE PREVEDE IL CONSOLIDAMENTO DELLE STRUTTURE ESISTENTI E L’ATTIVAZIONE DI 10 NUOVE SEDI AL CENTRO NORD, CON L’ASSUNZIONE DI 30 OPERATORI DI PATRONATO.

Sul terreno sindacale e di tutela dei fidelizzati la nostra azione deve puntare alla congruità delle proposte, spingendo sulle norme a salvaguardia dei Piccoli Agricoltori, espulsi, da inaccettabili interventi di “semplificazione pilotata”, dal circuito degli aiuti Comunitari.

La Confeuro ha predisposto un atto d’indirizzo con il coinvolgimento del Parlamento Europeo, della commissione agricoltura di Bruxelles per indurre il Consiglio d’Europa a legiferare in ordine alla CONSULTA EUROPEA DELL’AGRICOLTURA, nel cui ambito, normare l’Albo dei Piccoli Agricoltori Europei per evitare che i nostri prodotti realmente “salubri e genuini”‘ vengano mescolati ad alimenti “spazzatura” di dubbia provenienza.

Consci che la dea “politica” ha smarrito la strada della rettitudine, indifferente ai valori della vita, sempre più interessata agli affari e a monopolizzare i MEDIA pubblici e para

CONFEURO

invita a cestinare stampa e TV chiamando alla rivoluzione le coscienze, senza piazza, né cortei né picchetti, ma fiducia nelle maggiori cariche parlamentari e nella Costituzione della Repubblica.

Come uomini di Terra privilegiamo: verità, equità, giustizia, coerenza, legalità, lealtà, e rispetto delle regole. In questa nostra rivoluzione ci sono solo uomini, terra, anima e speranza.

Per ultimo, ritengo doveroso, fugare le “calunnie,” fatte girare ad arte, da ben identificati “microcefali”, sul mio stato di salute e su quello dell’organizzazione tutta.

Per quanto mi riguarda, superati alcuni acciacchi fastidiosi, godo di buona salute.

Quello dell’Organizzazione è ottimo, atteso che solo come Patronato vantiamo crediti dal Ministero del lavoro per le attività degli anni dal 2013 al 2016, mentre è in corso il 2017. Il particolare non è di poco conto visto che a tutto gennaio 2017 nessuno vanta un euro in quanto gli stipendi dei 300 dipendenti del Patronato sono stati regolarmente pagati e gli oneri riflessi versati con la solita puntualità.

Ai detrattori di professione consiglio come terapia lo specchio, per controllare lo strabismo.

IO CI SONO

ROCCO TISO