LA RABBIA DEI PRODUTTORI E LE PASSACARTE

Nov 8, 2018 | Dalla Confeuro

Al capezzale del malato, c’erano quasi tutti. Oltre al sindaco, al suo assessore e il presidente della Coldiretti provinciale. Poi gli assessori regionali, Pan (agricoltura) De Berti (lavori pubblici, e infrastrutture).
La stampa riporta che “Tutti i numeri della mela saranno approfonditi dal responsabile economico della Coldiretti nazionale. «Scendipianta», attualmente il mercato del fresco paga la varietà principe, la Golden delicious, dai 15 ai 23 centesimi il chilo. Siamo nel Comune con la più alta produzione di pomacee, Zevio: «La coltura del melo zoppica. Quali prospettive per i nostri frutticoltori?» il titolo del convegno voluto dal Comune. In ordine ai prezzi si la denuncia è che i prezzi sono ben al di sotto dei 25-26 centesimi stimati dalla Coldiretti come costo minimo di produzione, quando non si ricorre a manodopera esterna.
I prezzi, insomma, sono sostanzialmente quelli del 2015, se non peggiori, nonostante l’incremento della qualità e quantità: la produzione europea dovrebbe assestarsi a meno 3 per cento rispetto a quella dello scorso anno. Per contro Verona dovrebbe crescere dell’8 per cento sul 2015, arrivando a produrre 220mila tonnellate di pomi. La colpa del «sottocosto» è attribuita a più cause. Tra l’altro all’assenza di marketing, a cooperative «inutili» perché non sarebbero in grado d’incrementare le liquidazioni degli associati rispetto a quanto incassa chi affronta il mercato singolarmente.
Ancora: ad associazioni di categoria ritenute «passacarte», più che protese a difendere il red
dito agricolo. Poi allo strapotere della grande distribuzione rispetto a un mondo agricolo disgregato.
«Siamo alla disperazione perché non abbiamo difese, eppure in Europa manca produzione», «Anche le mele di scarto destinate ai succhi vanno male: 5 centesimi il chilo mentre l’anno scorso erano tra gli 8 e i 10».
Renzo Guglielmoni, azienda in località Cavallina di Zevio, è considerato un «mago» nel produrre qualità: «Ho venduto Golden e Red chief a 23 centesimi. Tutti si riempiono la bocca sostenendo l’indispensabilità di lavorare bene ma ha poco senso fare tanti sforzi per ritrovarsi solo qualche centesimo in più rispetto alla media. Le mie mele avrebbero dovuto spuntare sui 30 centesimi, anche perché sotto questa cifra non si fa bilancio aziendale».
Il sindaco di Palù Gianni Brigo, presidente provinciale di Acli terra, concorda sulla pesantezza di mercato. «Paradossalmente», dice, «quest’anno se la passa meglio chi ha avuto i frutteti grandinati, avendo predeterminato il prezzo della produzione con compagnia assicurativa e consorzio di difesa sul prezzo medio degli ultimi anni».
Per il sindaco, Brigo «le associazioni di categoria hanno fallito la loro missione, poiché chi compra è sempre più concentrato e chi vende rimane disperso». Poi suggerisce che la strada da battere sia la produzione biologica: «Paga due-tre volte quella convenzionale e la richiesta, finché dura, è in aumento».(……) Nel chiudere i lavori L’assessore Bottacini spiega che il convegno è stato indetto per mettere insieme politica e mondo agricolo, con la speranza si possa uscire da una situazione non più sostenibile.

Fonte: Società Athesis spa