LA “REPUBBLICA” VIRTUALE – (A.M.I.CO.)

Mar 13, 2019 | Dalla Confeuro

I “Gialloverde” non sono il governo degli sprovveduti!
Tutt’altro fanno apparire divisioni profonde dando in pasto alla stampa notizie scientificamente preparate che chiamano in causa i cittadini. Principalmente però usano i “social” e su – Facebook – infuria la battaglia. È così, dato ai tifosi il giocattolo da rompere, i due vice del – Conte – portano avanti l’obiettivo concordato: completare il cambio di “potere” soprattutto attraverso le nomine, e poi di prepararsi ad essere forze alternative in un sistema profondamente mutato, nelle classi dirigenti ma anche nelle idee.
La vecchia saggezza popolare dice che le previsioni son fatte per essere smentite. La prudenza vorrebbe perciò che non ci si provasse nemmeno a farle. Soprattutto se esse sono rivolte a un ambito altamente imprevedibile e con mille variabili.
Quindi le due forze di maggioranza recitano e agiscono per portare a termine il cambio di potere, soprattutto attraverso le nomine, e poi di prepararsi ad essere forze alternative in un sistema profondamente mutato, con uomini nuovi al comando in ogni luogo e in ogni dove! soprattutto nelle classi dirigenti ma anche nelle idee. Siamo entrati finalmente nella Repubblica Virtuale.
Di recente Francesco ha detto che “La politica è una vocazione altissima”. Così ha detto Papa Francesco, aggiungendo che è una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune. Eppure di «mestieranti della politica» è pieno il Parlamento, rubando le parole del deputato di lungo corso, Pino Pisicchio autore del libro “I Dilettanti. Splendori e miseria della nuova classe politica” secondo cui la politica sta diventando “un mestiere che non richiede nessuna preparazione particolare”.
Vocazione per qualcuno, mestiere per tanti, poi c’è anche chi la laurea se la inventa. Il Belpaese è zeppo di politici senza laurea: Salvini, per esempio, maturità classica e 16 anni di frequentazione (fuori corso) della facoltà di Storia. E poi Giorgia Meloni, Matteo Orfini e Luigi Di Maio.
Nella più totale incertezza, preferiamo la militanza e la gavetta alla formazione universitaria, anche se in Europa siamo un’eccezione.
Qualcuno consiglia una “spintarella”. Altri preferiscono gonfiare i curricula, comunque un quadretto incorniciato aiuta, soprattutto se si aspira a salire al colle più alto.

A.M.I.Co. – La Segreteria