LA SPERANZA VA OLTRE UNA X

Feb 14, 2013 | NEWS

Mentre in tv va in onda il festival della canzone italiana, fuori dallo schermo, nelle case dei cittadini, va in scena il tracollo del Pil, la perdita dei posti di lavoro, la cassa integrazione e il dramma dei giovani. La platea di chi guarda Sanremo è vasta, ma mai quanto quella di chi è stato colpito da questi ultimi nefasti eventi. E qui poi non c’è proprio nulla da applaudire o che faccia sorridere.

Nel 2012 il Pil è precipitato del 2,2%, i posti di lavoro persi sono stati oltre 500 mila e la disoccupazione giovanile ha superato la soglia del 37%, insomma un quadro agghiacciante. Eppure sembra che tutte le forze politiche ora candidate alla guida del prossimo governo sappiano perfettamente cosa fare, si parla di Irap, Imu, piani scuola, reddito di cittadinanza, riforme costituzionali e riduzione dei costi della politica; tutto giusto. Il problema è cosa rimarrà di queste fantasmagoriche ricette una volta finita la campagna elettorale? Gli italiani purtroppo sanno bene quale sarà l’esito: l’ennesima beffa.

Tuttavia un particolare stravolge il consueto quadro, l’indignazione. Al punto in cui siamo arrivati è facile prevedere che i cittadini, al di là dei giochi di cui i politici si renderanno certamente artefici, questa volta pretenderanno dei risultati e non saranno affatto magnanimi nel comprendere eventuali dietrofront. Il cambiamento difficilmente si esprimerà con le urne (anche se in parte sarà anche così); il suo momento di massima espressione, ed è forse l’elemento che ci da maggior fiducia nel futuro prossimo, sarà nella voglia degli italiani di partecipare direttamente alla vita politica uscendo da quella spirale della delega che non ha fatto altro che far sprofondare il paese sempre più giù. La consapevolezza spinge ora a comprendere che non ci si può affidare esclusivamente ad una x, ma in se stessi e nella propria voglia di cambiare. Ed è di questo che i politici dovranno tener conto d’ora in avanti.