MEAT SOUNDING SEMPRE PIU’ DIFFUSOSERVE PIU’ RISPETTO PER PRODUTTORI E CONSUMATORI

  • Giu, Ven, 2023

Il fenomeno del “Meat sounding” – ossia la promozione e vendita di prodotti vegetariani o vegani con nomi che richiamano prodotti a base di carne – si sta diffondendo sempre di più. Non è difficile imbattersi in prodotti etichettati così: “Bresaola di seitan”, “Bistecca di tofu”, “Prosciutto veg”, “Hamburger vegetale” che creano confusione nei consumatori ingannati dall’assonanza dei nomi per prodotti che in realtà hanno poco in comune.

Il deputato della Lega e presidente della commissione Agricoltura alla Camera Mirco Carloni ha presentato una Proposta di Legge per ripristinare le corrette condizioni di mercato tra tutti gli operatori del settore alimentare e ottenere che prodotti completamente diversi siano indicati con nomi del tutto differenti.
Può sembrare una questione di lana caprina ma non lo è perché le produzioni zootecniche italiane vanno tutelate da chi vuole offrire alternative di consumo, sfruttandone nomi e notorietà. Ben l’80% dei prodotti vegetali in commercio usa definizioni che richiamano nomi riferiti alla carne o agli insaccati.

Le conseguenze di queste azioni sono di dannose su due fronti: da una parte i consumatori possono essere tratti in inganno da un nome simile e pensando di acquistare carne comprano invece un alimento vegetale, spesso ottenuti mediante la lavorazione di vegetali che vengono macinati, mischiati, arricchiti con aromi e addensanti – completamente diversi dal punto di vista nutrizionale, dai veri prodotti a base di carne. Dall’altro le aziende produttrici riducono i loro profitti perché raggirate in modo ingannevole da un’etichettatura che crea disinformazione.

Per Confeuro se un consumatore sceglie un certo tipo di alimentazione, non ha bisogno di essere indottrinato da una comunicazione fasulla. Non ha nessun senso che un cittadino che ha scelto di mangiare seitan sia invogliato ad acquistare una “bresaola di seitan”. Bisogna rispettare sia i produttori che da sempre hanno sostenuto il buon nome dei prodotti alimentari italiani nel mondo che i consumatori che non hanno bisogno di essere raggirati e riteniamo che questa Pdl vada in questa direzione.

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