MEDITERRANEO, IN UN CHILOMETRO CUBO CENTINAIA DI CHILI DI PLASTICA

Mar 29, 2018 | Dalla Confeuro

“Se filtrassimo un chilometro cubo di acqua del Mediterraneo troveremmo da qualche decina sino a centinaia di chili di plastica”. Lo ha detto Marco Faimali, ricercatore Cnr, intervenendo a Lerici (La Spezia) a un convegno organizzato da Sea Shepherd sulla pericolosità delle micro e nanoplastiche nei mari e negli oceani.
“Il Mediterraneo è una delle zone più problematiche per questo aspetto: stiamo cercando di capire quali saranno gli effetti sull’ecosistema. La plastica non è un inquinante normale, assorbe altri agenti inquinanti e funge da vettore. Le plastiche si trasformano in particelle sempre più piccole, anche perché vengono triturate e mangiate dai pesci, rendendo sempre più complesso catturarle. Stiamo studiando quali sono ad esempio gli effetti sullo zooplacton”.
Faimali ha lanciato poi una provocazione. “Proviamo a dare un valore al nostro mare. Un metro quadrato vale 5600 miliardi di dollari. Sarebbe il quarto stato in Europa a produrre economia. Senza contare che il Mediterraneo contiene il 10% della biodiversità”. Per il ricercatore è fondamentale cambiare le abitudini quotidiane prima che in acqua ci siano “più plastiche che pesci”.

Fonte: La Repubblica