NOI LA DIFENDEREMO!

Ago 21, 2019 | Dalla Confeuro

CICCIO & TEO
rispetto per gli italiani

Certo, stare sulla spiaggia a prendere il sole e a sorseggiare mojito può essere un diletto più convenzionale. Ma vuoi mettere lo spettacolo della diretta dal Senato, con le code in studio dei commentatori prêt-à-porter dal colore paonazzo di sole? Imperdibile come spettacolo.

Una coreografia di altri tempi, ma il melodramma vede impegnati
i più rinomati attori della politica italiana. Come set il semiciclo della sovranità popolare: il Parlamento. Un po’ sfregiato da queste bizzarrie.
Una mossa improvvisa del Capitano, praticamente a freddo, scarica il governo puntando alle elezioni in ottobre.

La cronaca riporta che i golpe si fanno di agosto, ma il Centurione omette di leggere che in Italia “falliscono” sempre. Accade, infatti che andare subito al voto può diventare più difficile di quanto non appaia, le scadenze incombono: aumento iva, legge di bilancio, gli impegni in Europa. Senza contare lo spauracchio del l’esercizio provvisorio, il montare dello spread eccetera.

Prima di tutto però ci sono i seicentosessanta nuovi deputati e senatori, che sono persino disposti a tagliare capoticamente la rappresentanza di 345 seggi, vale a dire ridurre matematicamente di più di un terzo la possibilità di ritornare in Parlamento, piuttosto che tornare a casa subito, poi non si sa!

Una valutazione, trascurata dal mattatore del voto subito, dimostrando di non capire il sentimento delle aule parlamentari.

Poi d’improvviso in meno di 48 ore, forse consigliato dai “Santini” angeli custodi, tant’è – il mio telefono non é mai spento – come l’amante che ha lasciato il tetto coniugale e, trovatosi da solo in mezzo a una strada, fa mostra di voler tornare indietro. Solo che i familiari non si fidano più e gli sbarrano la porta di casa gettandolo nella depressione – altro che mojto, qui ci vuole un cordiale – così che il rinculo del capo leghista rischia di essere patetico più di un filmetto italiano degli anni Quaranta.

Gli italiani, hanno diritto, se esiste un barlume di appartenenza alla Nazione, ad un governo che prima di ogni altra velleità, salvi i conti e ci metta al riparo dal default. Poi si potrebbe pure ritornare alle urne, se davvero dovesse andare così, molti commentatori sono curiosi di vedere quanto durerà il consenso plebiscitario del Capitano che stando all’opposizione: senza felpe dell’arma, senza tiggì a palla, senza squadra di compulsatori di social network h24.

In certi casi, e questo lo è, più della politica conta la psicologia. Non si spiegherebbe altrimenti l’incoerenza di un leader di una congreca che ha solo il 17% che promette sfracelli come se l’Italia fosse già piegata, e gli italiani (60 milioni) tutti proni per ossequirare il nuovo “messia”.

Per favore fate silenzio, sfogatevi dentro, evitate di mettere in fibrillazione chi nell’Italia ci crede. Il silenzio meditato è la forma ideale di rispetto dei cittadini, ma anche il modo più semplice, di evitare
di ridicolizzare, un Paese che la storia la scritta.

Gli incisi astrusi e i comportamenti pilotati, hanno già compromesso la credibilità di uno dei sei paesi che dopo i genocidi, senza scomporsi ha iniziato dalle macerie, morali e materiali, ha lottato per fare L’Europa, unica speranza per le nuove generazioni, ed è rifiorito in nome delle libertà.

uno dei tanti