OLIO D’OLIVA IN CALO LA PRODUZIONE EUROPEA E S’IMPENNANO I PREZZI.

Ott 16, 2023 | Dalla Confeuro, NEWS

E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI UN PIANO NAZIONALE PER IL RILANCIO DEL SETTORE

Con il crollo della produzione a livello internazionale, s’impennano i prezzi dell’olio extravergine di oliva, registrando un aumento del 42%. L’aumento dei prezzi è in gran parte dovuto alla scarsa raccolta di olive all’estero, in particolare nella penisola iberica, principale produttore ed esportatore mondiale di olio d’oliva. Attualmente ben 3 bottiglie su 4 consumate in Italia sono di origine straniera. Le importazioni di olio d’oliva dall’estero in Italia hanno raggiunto un valore record di oltre 2,2 miliardi di euro nel 2022, con un aumento del 20% nei primi sei mesi del 2023, secondo i dati diffusi dall’Istat.

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva è in crescita ormai da anni tant’è che sullo scaffale, ci si aspetta che il prezzo al litro raggiunga i 10-11 euro, rappresentando un incremento del 30% per i consumatori rispetto all’anno precedente.
Per quest’a anno si registra una situazione particolare, con il Sud segna un aumento del 34% rispetto all’anno precedente che traina il Nord. Ci si aspetta una produzione totale a circa 290.000 tonnellate, al di sotto della media degli ultimi quattro anni.
Si addossa la responsabilità agli eventi climatici straordinari, ma la realtà è che sono anni che si parla di piano nazionale per l’olio d’oliva e fino a questo momento poco o nulla è stato fatto.

L’oro verde è una delle ricchezze agricole più importanti del paese che vanta una varietà e qualità senza eguali. Si dovrebbe prendere spunto da quanto è stato fatto nel settore vitivinicolo perché si possa arrivare a considerare universalmente l’olio un prodotto di assoluta eccellenza e genuinità con forte legame al territorio di appartenenza. Con l’incremento dei prezzi si possono aprire nuove opportunità di investimento creando una netta distinzione tra le produzioni da autoconsumo e produzioni votate al mercato internazionale.