PERCHE’ IN FONDO IL GRANDE E’ PICCOLO

Nov 6, 2012 | NEWS

Nel mezzo delle sfide globali, delle commodity e delle royalty, sembra che ci si sia completamente dimenticati il punto di partenza del mondo agricolo, gli stessi cittadini a volte pare non abbiano una minima idea di quali sia l’origine delle cose che mangiano, come se le derrate alimentari uscissero direttamente da grandi tendoni creati dalle multinazionali.

In effetti almeno in parte è così, le grandi aziende sono divenute troppo centrali e determinanti all’interno della filiera agroalimentare. Il loro strapotere non è bilanciato dalla tutela dei piccoli mercati territoriali e dalla salvaguardia delle produzioni più tipiche delle regioni italiane, che pure hanno un enorme successo e costituiscono il made in Italy tanto apprezzato all’estero.

Insomma, com’era prevedibile in una globalizzazione priva di qualsiasi forma di controllo, i piccoli stanno sparendo a causa dei grandi, con la felicità di tutti i governi mondiali che con i grandi fanno affari d’oro. Il problema è che l’agricoltura è ben diversa da quelli che sono i parametri più spregiudicati del mercato, la qualità è essenziale per migliorare la salute e la vita stessa delle generazioni presenti e future.

Una delle possibili vie d’uscita alla voracità dei grandi imperi è l’aggregazione degli agricoltori in unici soggetti potici-economici, ed è per questo che abbiamo sempre promosso la creazione delle Organizzazioni di Produttori (O.P). Queste sono effettivamente la risposta più efficace all’egemonia che molte multinazionali esercitano nelle filiere agroalimentari e alla necessità di salvaguardare le produzioni agricole di qualità. Ovviamente di tutte queste problematiche il mondo politico continua a non occuparsene, non esiste infatti alcuna piattaforma politica che rivendichi la salvaguardia dei piccoli agricoltori come mezzo di tutela della biodiversità. Esistono ovviamente molti movimenti e alcune importanti realtà contadine, ma la politica che decide, quella che vive dentro i palazzi, è ben lontana da conoscere queste problematiche, o più probabilmente, dal volerle risolvere.