GUADAGNA L’INDUSTRIA E LA DISTRIBUZIONE, SOFFRONO LE IMPRESE AGRICOLE

Il prezzo al dettaglio del riso in Italia è salito del 30% e a farne le spese sono i consumatori ma anche le imprese agricole. Nonostante la produzione risicola nel nostro Paese sia in aumento, i prezzi sono saliti al punto da mettere in difficoltà i mercati e le famiglie.
Molte persone stanno modificando il loro carrello, cercando sconti e promozioni in discount e affidandosi a risi provenienti da paesi extraeuropei.

Ma come mai il costo del riso è aumentato così? Il problema è la speculazione da parte degli industriali, che trincerati dietro agli aumenti energetici, svalutano il riso prodotto dai risicoltori e aumentano i loro profitti assieme ai distributori.
Vorremmo capire veramente qual è la percentuale dei profitti della vendita del riso al dettaglio che va effettivamente nelle tasche dei produttori agricoli.

Il riso ha visto un aumento del 32% sui prezzi al consumo. Gli scambi tra i risicoltori e le industrie sono stati rallentati a causa di questa speculazione, portando a un crollo insostenibile delle quotazioni nelle campagne. 
In questo modo le imprese agricole non riescono a coprire i costi di produzione e si innesca un meccanismo che mette a rischio sia i redditi agricoli che l’intera economia agricola di alcune regioni.
Auspichiamo una regolamentazione e una distribuzione più equa del prezzo alla produzione del riso italiano, che può vantare standard qualitativi più alti dei risi stranieri.