Le regioni del nord, Veneto in primis, si avviano a festeggiare una produzione di riso da record che compensa la brutta stagione 2022 caratterizzata da siccità e risalita del cuneo salino nei fiumi. Le produzione di riso italiano è arrivato alla cifra record di 1.450.000 tonnellate, che permetterà anche di esportarne una grande quantità.
Le piogge estive hanno aumentato produzione e qualità del nostro riso che è sempre più competitivo sui mercati europei. La raccolta della qualità vialone nano sta per iniziare mentre per le altre varietà si dovrà attendere ottobre ma le aspettative sono buone.
Alcuni risicoltori avevano scelto di non seminare, temendo una stagione siccitosa ma il tempo è stato particolarmente favorevole, senza eccessive grandinate e la produzione è stata buona. Anche i prezzi sono favorevoli ai produttori, con alcune varietà, come il Vialone Nano che sono esaurite e possono essere vendute a prezzi più alti. Anche il riso polesano guarda alla prossima raccolta con maggiore tranquillità, cercando di dimenticare la stagione 2022 compromessa dal cuneo salino, con tante piante annerite e addio al raccolto.
In Italia il settore è in crescita. Il nostro Paese è il primo produttore europeo con il 50% del totale UE.
Speriamo che questa annualità possa segnare un cambio di passo per la produzione di riso italiano e lo sviluppo di questo settore che negli ultimi anni ha sofferto tanto.